A Napoli l’opposizione accusa De Luca di Salernocentrismo, a Salerno – relativamente alla sanità – il centro destra e in particolare l’onorevole Edmondo Cirielli, leader dei Fratelli d’Italia, accusa il governatore di aver dimenticato, anzi abbandonato, il territorio che pure lo ha spinto verso la vittoria. In questa significativa contrapposizione si nasconde, probabilmente, la ragione della sconfitta del centro-destra alle scorse regionali e più in generale nelle ultime competizioni territoriali, provinciali e comunali, in Campania. E’ proprio il caso di dire: la mano destra non sa cosa fa la sinistra. Qui ad andare in confusione, in verità, è solo la destra che stenta a trovare una linea comune. De Luca passa all’incasso e se la gode. Nello specifico, sulla delicatissima questione sanità nel territorio salernitano, è di tutta evidenza che la patata tra le mani del Governatore sia bollentissima e per un motivo molto semplice: il piano di riorganizzazione sanitaria della provincia sta scontentando un po’ tutti e non è un caso che, attraverso Enrico Coscioni, De Luca abbia ufficialmente chiesto di fermare tutto per riflettere. I tagli, gli accorpamenti dei cosiddetti reparti gemelli, rischiano di mietere vittime illustri, non dal punto di vista sanitario vero e proprio, ci mancherebbe, ma dal punto di vista politico perchè non sono pochi, oggi, i primi cittadini che, durante la campagna elettorale per le regionali, ad aver invitato, spronato, le proprie comunità a votare De Luca, a dover dar conto. Emblematici, ad esempio, i casi Servalli a Cava dè Tirreni e Alfieri ed Agropoli, due sindaci del PD, vicinissimi a De Luca, prima e dopo il voto, ora nel mirino delle contestazioni popolari perchè l’ospedale di Cava rischia di perdere reparti importanti e quello di Agropoli rimanere aperto a metà. Anche per questo, come detto, De Luca, attraverso il suo delegato alla sanità Enrico Coscioni, ha chiesto di fermare il piano di riorganizzazione firmato da Viggiani per un’ulteriore e più attenta valutazione. Si conosce già la fine di questa storia. Le comunità di Cava ed Agropoli saranno accontentate, i livelli di assistenza ospedaliera garantiti e il centro-destra si spaccherà ancora. Cirielli, a Salerno, dirà di aver vinto la sua battaglia, Caldoro e Grimaldi, a Napoli, accuseranno l’attuale giunta regionale di Salerno centrismo e in tutto questo De Luca continuerà a governare senza particolari problemi…
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