“Dobbiamo fare un lavoro rieducativo nelle scuole al di là delle competenze specifiche. Dobbiamo tornare nelle scuole per spiegare ai ragazzi cos’è questo rigurgito di violenza che chiamiamo bullismo che sta diventando davvero un cancro in tutte le scuole italiane”. A dirlo il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca nel corso delle celebrazioni dei 60 anni del Liceo Sabatini-Menna a Salerno. “Bisogna spiegare cosa significa vivere in maniera comunitaria e rispettosa, cosa sono i diritti
e le gerarchie e anche che cosa significa fare i conti con i social. Dobbiamo iniziare a spiegare che la stessa vita democratica è a rischio perché il 40% delle notizie presenti sui social sono false. Va fatto un lavoro di base di educazione allo spirito critico, di contrasto ai fenomeni di bullismo, di riacquisizione di valori elementari, quali ad esempio il rispetto per i colleghi, per docenti.
Abbiamo avuto, nei mesi scorsi, episodi sconvolgenti di aggressione di ragazzi nei confronti dei docenti. Si tratta – ha concluso il presidente – di una cosa incredibile che sta rischiando di diventare un fenomeno incontrollabile. Viviamo un momento decisivo e il lavoro di base da fare nelle scuole è veramente essenziale per evitare che l’Italia scivoli verso forme di nuova barbarie. Dobbiamo, invece, creare una società dove prevalgano le forme di coscienza, cultura, generosità, sensibilità umana. Dobbiamo riconquistare, nel lavoro scolastico, un principio di autorità: nessuno si permetta di mancare di rispetto ad un docente”. “Alle ragazze, invece, dico: pensate che ogni video, ogni foto che inviate rimangono per sempre in rete. Vi rovinate la vita per nulla. Non registrate e mandate nulla – ha concluso De Luca – anche se avete la sensazione di vivere un amore eterno”.