Il messaggio forte e chiaro all’indirizzo del Premier Renzi e del PD è già partito. Forte e chiaro. Non c’erano dubbi che accadesse ed è anche politicamente corretto. Fresco di vottoria, inebriatyo da un successo per il quale si è speso per anni, Vincenzo de Luica, nuovo governatore della Campania, oberato dallo spettro della Severino e infastidito dall’ennesimo esposto in procura da parte dei grillini, ha subito messo in chiaro le cose. “In ogni paese civile i governanti vengono scelti dai cittadini con un voto democratico. Mi auguro ovviamente che su questo principio ci sia accordo nel Paese e il Parlamento risolva rapidamente la contraddizione legislativa che si e’ aperta. Tutti riconoscono che siamo di fronte a un aborto di diritto”. Il principio che De Luca porta avanti è semplice. I cittadini hanno scelto e bisogna rispettare la volontà popolare. Punto. “Bene ha fatto il governo, a non decidere prima delle elezioni regionali – aggiunge – avremmo avuto una valanga di polemiche e di accuse di favoritismo. Ora, però e’ venuto il tempo di decidere non solo sulla base del diritto e della Costituzione ma anche in virtu’ del buonsenso”. Buonsenso, appunto, quello che De Luca chiede a tutti nella speranza di poter venir fuori presto dalle secche e cominciare la sua avventura, una sfida per la quale si sente pronto da tempo e che non ha paura di affrontare. Cosa potra’ accadere nei prossimi giorni a Palazzo Santa Lucia con la legge Severino vigente? De Luca, dice, “assolutamente nulla”, ma non è proprio così. La partita si gioca in punta di diritto e toccherà al Governo, al Premier in modo particolare, in attesa del Parlamento, trovare una exit strategy. Quella più probabile prevede che De Luca nomini un vice e la giunta dopodichè, a sospensione avvenuta, presenti ricorso alla giustizia ordinaria con un procedimento d’urgenza per ottenere, come già successpo in Puglia, una sospensione del provvedimento. Occhio allora, alla composizione della giunta e soprattutto alla nomina di un vice che, secondo molti, potrebbe essergli stato già suggerito da Renzi. Potesse, De Luca nomninerebbe subitio Raimondo pasquino, personalità della quale si fida ciecamente, ma l’indicazione dovrà essere frutto di una concertazione a livello nazionali, impossibile che Renzi dopo averci messo la faccia non ci metta anche la lingua per quanto debba riconoscere a De Luca gran parte del merito della vittoria. Perchè il successo di De Luca viene da lontano ed è il frutto di una battaglia personale, non certamente di partito. Non si possono, infatti, cancellare con un colpo di spugna le difficoltà create a De Luca dal PD regionale in occasione delle primarie del centrosinistra vinte dopo che erano state rinviate quattro volte nel tentativo, risultato vano, di dissuaderlo dallo scendere in campo per via della condanna per abuso di ufficio riportata in primo grado che lo espone alla tagliola della Legge Severino con la sospensione dai pubblici uffici. Da Roma più volte il Pd lo ha invitato a lasciar perdere, a far posto a un nome condiviso, ma lui niente. Ostinato, fiero e convinto delle sue capacità, De Luca è andato avanti ed alla fine ha vinto.
https://vimeo.com/129546366
1 commento su “DE LUCA SOLLECITA IL PARLAMENTO. “INTERVENGA SUBITO””
Michele
(Giugno 2, 2015 - 6:07 pm)Vero la Severino va cambiata. Qualsiasi condannato anche non definitivo dovrà essere incandidabile a vita
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