Un migliore sviluppo razionale e funzionale degli spazi urbani. Le nuove norme che disciplinano le installazione dei dehors su suolo pubblico, spesso necessari per potenziare la qualità dei locali che somministrano alimenti e bevande, hanno prodotto un bilancio positivo.
La classificazione delle occupazioni in TIPO A e B ha creato un netto distinguo tra il Dehors Aperto e il Dehors Parzialmente Chiuso. Ciò ha permesso di gestire in maniera fluida le occupazioni del tipo aperto.L’83% degli esercenti ha preferito solo tavoli e sedie e non strutture di dehors chiuse rappresentate da occupazioni di Tipo B per il 17%. A dieci mesi dall’entrata in vigore delle nuove norme sui dehors è stato stilato dal settore delle Attività Produttive del Comune di Salerno – diretto dal dott. Alberto Di Lorenzo, un rendiconto dei risultati conseguiti .
Le modifiche intervenute con l’approvazione del Nuovo Regolamento, nonostante le iniziali difficoltà che normalmente si accompagnano ad ogni innovazione normativa, hanno contribuito a disciplinare meglio le procedure autorizzatorie riguardanti la materia delle occupazioni di suolo pubblico.
In particolare, le modifiche introdotte dal nuovo Regolamento, come la classificazione delle occupazioni di suolo nelle due diverse tipologie;la differenziazione della tipologia A in permanente e temporanea; il pagamento della COSAP Permanente da Bimestrale in Trimestrale; il versamento del pagamento in un’unica soluzione della COSAP Temporanea;la nuova tariffazione;la proporzionalità dell’area interna con quella esterna;la riduzione delle zone nonché il limite della superficie concedibile in mq 50,00;hanno contribuito a delineare le nuove linee guida per rendere più funzionale, semplice, omogenea e remunerativa la gestione delle occupazioni.
Un altro aspetto importante del nuovo Regolamento, è stata la possibilità di predisporre PROGETTI PARTICOLAREGGIATI D’AMBITO dando la possibilità di creare un’omogeneità ed ordine nella scelta di arredi e mobili esterni.
Recuperate somme evase per occupazione di suolo pubblico, per 700mila euro, rispetto ai 590mila euro dello scorso anno.