DIA DI SALERNO AL LAVORO SUI FENOMENI “SPIA” –

“La nuova organizzazione territoriale della Direzione Investigativa Antimafia e la proiezione internazionale”: è il tema e l’obiettivo per il quale la Direzione Investigativa  Antimafia  torna con un calendario che,  dove attraverso didascalie e immagini racconta le diverse attività presenti sull’interno territorio nazionale. Nel mese di maggio c’è la sezione operativa di Salerno, affidata dalla fine di luglio l nuovo capo Fabio Gargiulo, tenete colonnello dei carabinieri, per 16 anni al lavoro sui Casalesi,  che oggi ha presentato ufficialmente  il calendario, nell’ufficio dove lavorano 30 persone . Sulla scia di quanto dichiarato dal direttore Carbone, anche a Salerno è stato evidenziato che la pubblicazione del calendario rientra nelle attività di comunicazione delle attività istituzionali d in modo particolare un’occasione per presentare il riassetto dell’organismo interforze che quotidianamente e silenziosamente, svolge il proprio lavoro a contrasto della criminalità organizzata. Un capitolo, anzi un mese a parte dicembre viene dedicato anche alla presentazione della rete operativa antimafia @on, un network  in rappresentanza di 38 paesi  che fino ad oggi ha finanziato 509 missioni. Nel passaggio che il calendario dedica alla sezione operativa di Salerno viene ribadito il concetto già ampiamente affrontato nelle periodiche relazioni semestrali della disomogeneità delle articolazioni criminali sul territorio salernitano .   Nelle aree di confine con le province di Napoli e Caserta  e la Calabria, gli ambienti malavitosi subiscono l’influenza degli storici sodalizi mafiosi campani e calabresi con cui i gruppi salernitani stabiliscono rapporti di crimine affaristici. Nessun clan va a fare la spesa a casa degli altri ma si agisce per collusioni: è questo il principio che sta guidando la Dia e la Procura di Salerno in un lavoro che  sta riaggiornando  la mappa delle articolazioni criminali sul territorio dell’intera provincia di Salerno. Particolare attenzione viene data ai fenomeni spia per metterli in un  sistema che sia in grado di fotografare e delineare nuove sacche di azione e di interesse da parte della criminalità organizzata. Salerno non è immune da fenomeni mafiosi seppure appare un territorio silente e tranquillo. E ci sono anche new entry nella mappa delle zone considerate da tenere d’occhio.

Autore dell'articolo: Monica Di Mauro