Istituzionalizzare il ruolo della Dieta Mediterranea non solo come modello alimentare, ma anche come simbolo di identità culturale e strumento per la promozione della sostenibilità ambientale e della salute globale.
Rappresentanti della Fao, dell’Unesco e del mondo accademico ne hanno discusso, venerdì pomeriggio, alle Nazioni Unite, a New York, in occasione dell’evento “Mediterranean Diet: A Living Heritage, Unleashing One Health”, promosso dalle Missioni Permanenti di Italia e Marocco, in collaborazione con il Comune di Pollica e con il supporto del Future Food Institute.
L’incontro ha segnato la conclusione delle celebrazioni per il 14° anniversario della nomina della Dieta Mediterranea a Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità da parte dell’UNESCO nel 2010.
“Siamo tornati alle Nazioni Unite dopo due anni per ribadire concetti fondamentali, ma soprattutto per portare un’esperienza arricchita da ulteriori evidenze scientifiche maturate negli ultimi anni.
Abbiamo applicato il modello ‘Dieta Mediterranea’ che abbiamo costruito nel tempo, e oggi possiamo raccontarne i risultati tangibili”, ha dichiarato Stefano Pisani, sindaco di Pollica, capofila della rete delle Comunità Emblematiche Unesco, alla presenza dell’ambasciatore Maurizio Massari, rappresentante permanente dell’Italia presso le Nazioni Unite, e del direttore Unesco Eliot Minchenberg.
Durante la missione, Pollica, capofila del Masterplan Strategico di Sviluppo del Cilento Sud, ha annunciato ufficialmente la candidatura a Città Creativa della Gastronomia Unesco, un ambizioso progetto che coinvolge il Cilento Sud come area pilota. Questo percorso mira a promuovere il ruolo delle “Terre della Dieta Mediterranea” come riferimento globale per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale e alimentare mediterraneo. “Il Summit alle Nazioni Unite è solo una tappa di un percorso molto lungo e strategico. Per noi, non si tratta solo di salvaguardare la Dieta Mediterranea, ma di darle concretezza, realizzando il modello e trasferendolo alle future generazioni”, ha rimarcarto Sara Roversi, presidente del Future Food Institute. “Siamo profondamente convinti che la ‘Dieta Mediterranea’ sia un modello perfetto per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile, e il nostro impegno è quello di trasformarlo in un’eredità viva e tangibile per il pianeta”.