DIFESA: A CHIAVARI VIETATO SBAGLIARE

Un giocatore si vede dal coraggio. L’altruismo e la fantasia che cantava De Gregori nella sua leva calcistica è d’altrui competenza. Almeno per il momento. Domani, nella delicata trasferta contro l’Entella, servirà sopratutto carattere per una difesa come quella della Salernitana con il triste primato di peggiore del torneo e con il morale sotto i tacchi causa la cappellata di Terracciano con il Trapani. Per non parlare dei continui valzer di pedine a cui far fronte in quel reparto causa infortuni, squalifiche, defezioni e scelte tecniche di vario genere.
La Salernitana prende gol dall’inizio della stagione. Fino ad oggi Strakosha prima e Terracciano poi sono stati costretti sempre a raccogliere almeno una volta a partita il pallone in rete. In sette gare di campionato la Salernitana ha incassato qualcosa come 12 gol al passivo. Tanti, troppi. Il dato risente certamente dell’imbarcata subita a Crotone quando la Salernitana allo “Scida” prese quattro ceffoni. Ma resta l’allarme.
Tra squalifiche e infortuni, giocatori non ancora in forma, altri che faticano ad intonare lo spartito tattico caro a Torrente, la squadra ha steso troppo spesso il tappeto rosso all’avversario di turno.
S’impone un’inversione di tendenza. Immediata. Magari approfittando anche del fatto che se Sparta piange Atene non ride. L’Entella, infatti, non brilla certo in termini realizzativi. L’attacco dei diavoli neri è il terzo peggiore del torneo. Caputo e compagni sono andati a segno appena sei volte in quest’avvio di stagione. Una media inferiore ad un gol a partita. C’è anche da dire, però, che buona parte del pacchetto offensivo dei liguri è ancora in fase di rodaggio, arrugginito o fuori forma. Basti pensare che gente del calibro di Sforzini e Cutolo, contro il Perugia domenica scorsa, sono partiti dalla panchina. E lo faranno anche domani a quanto pare. Avversario di turno a parte, comunque, la Salernitana ha l’obbligo di stringere le maglie della propria difesa. Qualsiasi sia l’obiettivo da perseguire, e quello dei granata è la salvezza, la storia dice che i traguardi nel calcio si raggiungono innanzitutto grazie alla solidità difensiva. Partendo magari dal delicatissimo ruolo del portiere.
Domani Torrente darà nuovamente fiducia Terracciano, come anticipato dallo stesso tecnico domenica scorsa subito dopo il match con il Trapani. Toccherà all’ex Catania ripagare la fiducia dell’allenatore, sfoderando una prova d’orgoglio e possibilmente blindando finalmente la propria porta. Con l’ausilio di tutta la difesa, naturalmente. Un giocatore si vede dal coraggio…

Autore dell'articolo: Nicola Roberto