Il coinvolgimento attivo dei genitori è uno degli elementi centrali nel modello Dir Floor Time che, nato negli Stati Uniti, da tempo viene utilizzato presso il Renzullo Centro di Riabilitazione di Sarno. Sono i piccoli pazienti affetti da Disturbo dello Spettro Autistico i destinatari di questo approccio terapeutico di intervento globale che coinvolge nel setting riabilitativo
anche i genitori. Sono loro, insieme al proprio bambino, ad essere coinvolti nel percorso sia perché rappresentano il punto di riferimento e le relazioni privilegiate per il bambino sia perché è all’interno di questa diade che si possono costruire degli scambi interattivi ad alto significato emotivo, come spiega la dottoressa Eleonora Tedesco, neuropsicomotricista, esperta nei Disturbi del Neurosviluppo. “Il DIR attribuisce un’importanza topica al processo relazionale– ha dichiarato la dottoressa Tedesco – il terapista funge da mediatore alla relazione genitore-bambino, fornendo all’interno delle interazioni, indicazioni e strumenti al genitore su come sintonizzarsi al meglio con il proprio bambino, aiutandolo a leggere, supportare e sostenere lo sviluppo individuale. Questo aiuta il genitore a comprendere meglio ciò che accade, incontrare il bambino al suo livello, nel pieno rispetto del suo profilo e delle sue caratteristiche. Il terapista non rappresenta il modello da imitare, ma è il genitore che, facendo appello alle proprie caratteristiche, impara a modellare una strategia tanto personale quanto efficace, ponendo costante attenzione al bisogno del bambino e modulando le corrette distanze corporee, timbro di voce e velocità di eloquio – aspetti essenziali per favorire la regolazione e la relazione”.
Solitamente le sessioni vengono videoregistrate ed il confronto costante tra terapista e genitore si sviluppa proprio in seno allo studio del profilo del piccolo e all’atteggiamento più efficace da imparare ad adottare.