E mentre il docu-film realizzato da fanpage con un enorme dispendio di forze e risorse tecnologiche continua a mietere vittime, di ieri anche le dimissioni di Biagio Iacolare, presidente della Sma Campania, società in house della Regione per la tutela dell’ambiente, ma anche a collezionare like e visualizzazioni, non accenna a placarsi la bufera politica che fa da sfondo a tutta la vicenda che è poi in realtà, nel breve-medio termine, anche l’unico risultato concreto che otterrà l’inchiesta paragiornalistica anche in considerazione della presumibile lunghezza delle indagini della magistratura. A terra, intanto, restano i cadaveri politici delle vittime scelte con certosino scrupolo dall’attore, l’ex boss del rione Traiano Nunzio Perrella,
il sedicente Paolo Varrotto, responsabile commerciale della Riciclo srl nel docu-film girato da Fanpage. Intanto, dopo aver incassato il colpo, cominciano a raccontare la loro versione dei fatti i protagonisti dei video, tra questi Francesco Igor Colletta, commercialista che partecipò con l’ex assessore al bilancio del comune di Salerno e suo amico Roberto De Luca, all’incontro con il falso imprenditore. Come è noto Colletta e De Luca sono stati iscritti nei giorni scorsi nel registro degli indagati dai magistrati della procura di Napoli e al netto delle valutazioni giudiziarie in corso, attraverso il suo difensore, l’avvocato Michele Alvino, il commercialista ha diffuso una dichiarazione nella quale dice di aver scelto la strada del silenzio per vedere fino a che punto il regista di questo film sarà capace di confondere i giornalisti seri e l’opinione pubblica. “in questa vicenda – scrive Colletta – sono stato vittima di un raggiro da parte di pericolosi delinquenti finalizzato a porre in essere un tentativo di affossamento politico e mediatico di uno degli amministratori più cristallini e di indubbia integrità morale del nostro panorama nazionale”. Colletta conferma la sua estraneità alla vicenda giudiziaria che sta provocando un vero e proprio terremoto politico in Campania sottolineando che il suo intervento era finalizzato esclusivamente ad offrire competenze professionali ad una società che si presentava all’interlocutore come una realtà d’eccellenza nella gestione dei rifiuti.