Nel giorno di Carnevale, alla vigilia dell’inizio del periodo di quaresima, all’Arechi fischierà Pasqua della sezione di Tivoli. La gara con la Spal, in programma domani sera, dovrà dare risposte importanti dopo la sconfitta di Trapani. La Salernitana vi arriva col morale tutt’altro che a mille e con i soliti problemi di formazione, amplificati dall’assenza dello squalificato Busellato. Al suo posto giocherà Odjer in un centrocampo che sarà ancora a tre. Il ghanese tornerà titolare a distanza di tre mesi e mezzo dall’ultima volta e giocherà insieme a Minala e Ronaldo. Bollini non ha, del resto, tante alternative alla luce degli acciacchi di Della Rocca che ancora non ha recuperato. In difesa permane l’emergenza. Bernardini è ancora out, Tuia resta in dubbio. In caso di defezione dell’ex Monza, Bollini potrebbe schierare Bittante e Vitale sulle fasce, Perico e Schiavi al centro. Anche in attacco la situazione non è rosea, visto che Coda è uscito malconcio dalla trasferta di Trapani. Tornerà dal primo minuto Rosina che potrebbe giocare da esterno in un tridente con Improta ed un attaccante centrale che, nel caso di rinuncia a Coda, potrebbe essere Donnarumma e non Joao Silva. Di sicuro, domani, l’Arechi non offrirà un grande colpo d’occhio. La sconfitta di Trapani ha lasciato scorie nella tifoseria, delusa dalla prestazione prima ancora che dal risultato e, comunque, non più disposta a dare fiducia a scatola chiusa ad una società che continua ad ignorare le esigenze e le aspettative della piazza e che non ha mai dimostrato di avere nell’autocritica la sua prerogativa. La gara con la Spal riveste, però, un’importanza particolare perchè la Salernitana ha soltanto tre punti di margine dalla zona a rischio e, dopo il match con gli estensi, dovrà far visita al Benevento. E’ una fase cruciale della stagione, in cui c’è in palio la possibilità di consegnarsi ad una primavera senza troppi affanni, ma, per farlo, occorrerà invertire la rotta, ritrovare compattezza, solidità e determinazione per conquistare punti pesanti e risalire la china. In caso contrario, le cose si farebbero più complicate e, ancora una volta, toccherebbe alla piazza, spesso bacchettata da Lotito, sopperire alle mancanze della società e colmare con il sostegno e la passione di sempre le lacune del gruppo granata.
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