DOMANI A SALERNO IL 18MO SBARCO

Domani mattina è previsto un nuovo sbarco di migranti nel porto di Salerno. Sarà il diciottesimo e neanche l’ultimo, così come già annunciato dal Sindaco Napoli nei giorni scorsi. E’ prevista, infatti, un’imponente ondata di arrivi che coinvolgerà diverse località del Sud Italia per via della chiusura dei porti della Sicilia. A bordo della nave “Aquarius”, il cui attracco avverrà domani mattina, ci sono circa 1400 migranti, nel dettaglio 886 uomini, 118 donne, 214 minori di cui 193 non accompagnati. Provengono dalla Libia, Mali, Nigeria, Pakistan. I migranti saranno alloggiati in Lombardia, campania, Piemonte, Toscana, Puglia ed Emilia Romagna. L’operazione di accoglienza sarà affidata come sempre al settore socio-formativo delle Politiche Sociali del Comune diretto da Rosario Caliulo, dall’assessore alle Politiche Sociali, Nino Savastano, in collaborazione con le forze dell’ordine, i mediatori culturali, la protezione civile, la Caritas e le altre associazioni di volontariato. Tutto quiesto mentre da Roma emergono cifre chiare su quello che è l’impegno di spesa del Governo a fronte dell’ondata migratoria. Previsto uno stanziamento di 4,7 miliardi di euro per il fenomeno ipotizzando uno scenario di crescita dei flussi: di questa quota il 18,8% è destinato alle operazioni di soccorso, il 68% per l’accoglienza ed il 13,3% per l’ assistenza sanitaria e l’istruzione. Per l’accoglienza, dunque, la spesa prevista è di circa 3miliardi di euro, dei quali 2 miliardi sono gestiti dal Dipartimento delle Libertà civili e l’Immigrazione del ministero dell’Interno diretto dall’ex prefetto di salerno Gerarda Pantalone “Dei 2 miliardi che gestiamo noi – ha spiegato Pantalone – 1 miliardo e 895 milioni di euro sono destinati all’accoglienza in senso stretto: 1 miliardo e 320 milioni per i centri d’accoglienza, 405 milioni per le strutture Sprar, 170 milioni al Fondo per i minori non accompagnati, 16 milioni alle Commissioni territoriali per l’asilo, 52 milioni alla manutenzione dei Centri, 28 milioni per le spese amministrative del Dipartimento, 9 milioni per collaborazioni a Paesi terzi”.