Si lavora alacremente su un doppio binario. Da una parte si immagina la riqualificazione dell’area di Fratte, laddove sorge l’attuale stabilimento, dall’altra si attende il via libera per la realizzazione di una nuova fonderia nell’area del cratere, a Buccino. C’è già un progetto, firmato da valenti architetti, che prevede, dopo la totale bonifica e riqualificazione dell’area di via Dei Greci la creazione di nuove residenze, un centro commerciale, due piazze, un asilo nido e anche una scuola materna mentre è ancora un’incognita la realizzazione de nuovo stabilimento delle Fonderie perché, non mancano le proteste e i mal
di pancia da parte dei comuni dell’area interessata dall’insediamento che vedono come un pericolo la costruzione di un nuovo stabilimento nel loro territorio. Eppure le rassicurazioni sono notevoli. Dovrebbe, infatti, stando al progetto, nascere uno stabilimento moderno, con emissioni dieci volte inferiori ai limiti di soglia, interamente coperto con il riutilizzo interno sia delle acque meteoriche che del calore prodotto, un capannone completamente chiuso per evitare la dispersione nell’ambiente di qualsiasi tipo di fumo o vapore si possa creare nell’ambito del processo produttivo. Inoltre le nuove Fonderie Pisano adotteranno le migliori tecnologie al fine di minimizzare gli impatti dell’attività sia dal punto di vista della ambientale ma anche per quanto riguarda il consumo delle risorse. Non solo. Secondo il nuovo progetto le nuove Fonderie Pisano avranno una maggiore efficienza dal punto di vista della resa, prestazioni migliori del processo riducendo i consumi di materie prime, pensate con tutti gli accorgimenti che servono per ridurre l’impatto di polveri, di immissioni di fumi, vapori, micro inquinanti. Questo è quanto potrà avvenire, comuni permettendo, mentre resta sul tavolo la questione Fratte. Il Comitato Salute e Vita non si dà per vinto dopo le recenti disposizioni della magistratura che, di fatto, hanno dato il via libera alla ripresa dell’attività dello stabilimento.