Nel 2018 cresce il numero delle imprese salernitane (+1,1%)
I dati della dinamica delle imprese registrate presso la Camera di Commercio
Positivo il bilancio imprenditoriale del 2018 in provincia di Salerno, con un incremento di 1.365 imprese, dato dalla differenza tra 7.590 iscrizioni e 6.225 cessazioni, per un tasso di crescita imprenditoriale dell’1,1%, maggiore del tasso nazionale (0,5%) ma più contenuto di quello della Campania (1,3%). Anche se positivo, il dato 2018 segna un rallentamento rispetto al 2017 (era stato del +1,3%).
Nel 2018 le nuove imprese iscritte risultano sostanzialmente stabili rispetto al 2017, ma di valore modesto se si considera l’andamento degli ultimi 10 anni. Al contrario sono in aumento, rispetto all’anno precedente, le chiusure di attività.Alle cessazioni registrate, vanno aggiunte quelle che l’Ente dispone in via amministrativa, definite d’ufficio: per il 2018 si tratta di ulteriori 1.285 cessazioni.
La crescita del 2018 in provincia risulta meno intensa di quanto registrato nell’anno precedente (il saldo 2017 era di 1.510 imprese in più). Sono stati gli ultimi mesi dell’anno appena concluso a determinare tale risultato, presentando saldi meno favorevoli rispetto al 2017, che hanno in parte annullato il buon andamento del periodo compreso tra gennaio e giugno.La dinamica per forma giuridica conferma il trend in salita delle società di capitali, aumentate di 1.834 unità, con un tasso di crescita del +6%. Sono in crescita anche le altre forme (+69;+1,2%). Registrano invece un risultato negativo le società di persone (-285; -1,9%) e le imprese individuali (-253;-0,4%). Quest’ultima è la forma giuridica maggiormente dinamica (4.590 iscrizioni a fronte di 4.843 cessazioni).
Prosegue quindi la modifica della struttura imprenditoriale salernitana, a favore delle società di capitale che nel 2018 conquistano, rispetto all’anno precedente, due punti percentuali, persi invece dall’imprenditoria individuale.
La dinamica per settori evidenzia una crescita per il settore agricolo (2,2%), per i servizi di alloggio e ristorazione (2,5%) e per i servizi alle imprese (4%). Sostanzialmente stabili le attività manifatturiere, le costruzioni e le attività di trasporti e spedizioni. In calo le attività commerciali (-0,5%).