E’ arrivata anche la sospensione dall’incarico di presidente dell’Agenas, l’agenzia nazionale pe i servizi sanitari regionali per il cardiochirurgo salernitano Enrico Coscioni, già sospeso per una anno dalla professione medica e dall’ospedale Ruggi d’Aragona di Salerno con l’accusa di aver dimenticato una garza nel torace di un paziente durante un intervento. La decisione della presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni arrivata prima che i giudici del tribunale del Riesame di Salerno si pronunciassero sull’appello presentato dalla Procura di Salerno è stata motivata da fatti addebitati “di tale gravità da avere indubbi riflessi anche sull’incarico svolto dallo stesso quale presidente dell’Agenas”.
“Esattamente come avevamo richiesto all’indomani delle gravi accuse formulate dalla Procura della Repubblica di Salerno, l’Agenas ha sospeso Enrico Coscioni, segno evidente della gravità della situazione. E’ uno dei primi commenti giunti dal vicepresidente di Noi Moderati alla Camera dei Deputati, l’onorevole Pino Bicchielli. Accuse troppo gravi per permettere al fedelissimo di De Luca di restare a capo di un ente così importante, il nostro plauso al ministro Schillaci e al premier Giorgia Meloni per aver firmato il provvedimento – ha aggiunto l’onorevole Bicchielli – Attendiamo il Riesame, certi di aver intrapreso ancora una volta la strada del buon governo, a tutela della sanità pubblica e del diritto alla salute di ciascun cittadino
“La sospensione di Coscioni dall’Agenas è sacrosanta – ha dichiarato Aurelio Tommasetti, consigliere regionale della Campania della Lega – Sia chiaro che per me vale sempre il principio della presunzione d’innocenza – precisa Tommasetti – D’altra parte avevo già detto però che, vista la gravità delle accuse, il buon senso avrebbe suggerito il passo indietro del professionista salernitano e, in mancanza, sarebbe stato necessario lo stop all’incarico presso l’Agenas.
Una cosa è l’inchiesta su cui la giustizia farà il suo corso, discorso diverso è la posizione ricoperta da Coscioni, sia nel contesto dell’ospedale Ruggi che in quello dell’Università di Salerno dove aveva recentemente ricevuto l’incarico di professore a contratto, prendendo il posto lasciato libero dal professor Iesu. La sospensione dall’Agenas è quindi un atto dovuto, sugli ulteriori sviluppi restiamo in attesa dei giudici”.
Ad esprimere invece solidarietà al suo collega del Ruggi è il professore Mario Polichetti, sindacalista della Uil Fpl provinciale e Primario del Reparto di Gravidanza a Rischio presso il San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno. Decisione ingiusta per quanto ha dimostrato in questi anni. Una grave perdita per tutto il sistema sanitario italiano. Sono fiducioso che la verità emergerà in seguito a un’indagine accurata, e spero che il dottore Coscioni possa tornare presto a svolgere il suo importante ruolo nell’Agenas e continuare il suo prezioso contributo al nostro sistema sanitario”, ha concluso.