Un’assurda vicenda coinvolge 104 famiglie residenti nelle ex Iacp Futura dei comuni di Fisciano, Pagani e S. Egidio Monte Albino che rischiano di perdere soldi e case dopo venti anni.
A lanciare l’allarme il sindaco di Baronissi Gianfranco Valiante, che – sollecitato da numerosi cittadini coinvolti nella vicenda – chiede un intervento da parte della Regione Campania e di tutte le istituzioni coinvolte.
“E’ una situazione paradossale – commenta Valiante – in cui a fronte di un bando pubblico di edilizia agevolata/convenzionata risalente a quasi venti anni fa, a contributi regionali erogati, ad anticipi dai trenta ai novantamila euro già versati dai promissari acquirenti, gli appartamenti in parte pagati da cittadini onesti, assegnatari di un contributo pubblico per l’acquisto della prima casa, sono finiti sul mercato immobiliare. Oggi queste 104 famiglie stanno seriamente correndo il rischio di perdere la casa o di doversela ricomprare all’asta”.
La vicenda risale al 2003 quando gli assegnatari – a seguito di bando pubblico e di graduatoria – hanno ricevuto un alloggio di edilizia agevolata/ convenzionata, versando diecimila euro per la prenotazione dell’ acquisto. Tra il 2004 ed il 2008, vengono richiesti dalla società Iacp Futura Scarl, altri tre versamenti di diecimila euro, più spese e bolli vari, a ciascuno dei promissari acquirenti che, avendo scelto un alloggio, avevano firmato una proposta di acquisto, impegnandosi a corrispondere questi ulteriori acconti, nei modi e nei tempi stabiliti dalla società venditrice.
Nel 2008, gli acquirenti firmavano il preliminare di compravendita, che veniva regolarmente registrato all’Agenzia delle Entrate di Salerno. Nel documento veniva anche stabilito che il programma prevedeva il contributo della Regione Campania, che la Iacp Futura Scarl ha regolarmente incassato, per conto degli aventi diritto.
La consegna degli immobili, prevista per dicembre 2008, viene procrastinata a maggio 2010, quando, a seguito di reiterate richieste, da parte dei promissari acquirenti, gli alloggi vengono consegnati, agli aventi diritto, con un “verbale di provvisoria immissione nel possesso”, con notevoli disagi in quanto sprovvisti di abitabilità, e quindi con difficoltà varie per allacciare le utenze. Ad aprile 2012, viene inviata agli acquirenti, una nota, nella quale viene comunicato il prezzo in aumento dell’ alloggio. A questo punto accade che, una parte dei promissari acquirenti (62 persone) si rifiuta di stipulare un atto che presenta due criticità: gli alloggi sono sprovvisti del certificato di agibilità e la Iacp Futura srl e’ sottoposta a procedura fallimentare presso il Tribunale di Salerno e infatti, in data 19 luglio 2012, viene dichiarata fallita.
Nel 2015 viene inviata ai promissari acquirenti una raccomandata con la quale il Tribunale di Salerno, nelle persone dei curatori fallimentari, scioglie il contratto preliminare di compravendita stipulato nel 2010. La procedura di assegnazione in proprietà degli alloggi – nonostante i soldi versati dalle famiglie e il contributo della Regione Campania – non è mai stata completata e dal 16 settembre avverrà la procedura esecutiva di vendita degli immobili. La messa all’asta degli appartamenti è stata promossa dalla Banca Nazionale del Lavoro.
“E’ una vicenda paradossale con le famiglie che dovranno riacquistare le proprie case, nonostante abbiano già versato le somme per i mutui, alcuni quasi estinti. Mi auguro e sono certo che il Prefetto, la Regione Campania e gli enti preposti mettano in campo tutti gli sforzi per affrontare la difficile questione che mina la serenità di decine di famiglie che hanno impegnato i loro sacrifici economici nella possibilità di acquistare una casa. Non c’è più tempo da perdere”.