Tutti aspettano, il governo, l’azienda, i lavoratori. Si aspetta un piano industriale serio ed ambizioso che non metta in discussione gli accordi già presi e che si possa soprattutto garantire una continuità salvaguardando tutti i posti di lavoro dell’ex Ilva,oggi gestito in affitto da Arcelor Mittal.
Il giorno dopo il presidio tenuto anche a Salerno (come a Taranto e negli altri stabilimenti dai lavoratori dinanzi alle aziende siderurgiche), mentre ieri mattina tutti collegati da remoto, con il Ministero dell’Ambiente in un confronto ArcelorMittal Italia e Stato si ribadiva l’ impegno a coinvestire nell’ex Ilva, i vertici aziendali si sono impegnati a presentare un piano tra una decina di giorni, resta alta l’attenzione dei lavoratori che a causa della riduzione dell’attività lavorativa riconducibile alla situazione di emergenza epidemiologica da virus Covid-19 in atto a livello nazionale” sono in cassa integrazione. Dopo le nove settimane già concluse Arcelor Mittal ha incrementato di ulteriori cinque settimane il ricorso alla Cigo con causale Emergenza Covid-19″ a partire dal 1 giugno 2020.
La sospensione durerà 5 settimane, ma il timore anche dei lavoratori dello stabilimento della zona industriale di Salerno (una trentina) è che il Coronavirus ha solo creato le condizioni ideali per il disimpegno della multinazionale dell’acciaio.