Sarà una riunione in prefettura a Salerno in programma a fine luglio a definire i dettagli per la demolizione dell’ex molino del pastificio Antonio Amato. Cambia l’ipotesi iniziale di riqualificare l’edificio esistente: l’abbattimento va però concordato con RFI. La presenza della linea delle ferrovie italiane necessita per procedere alla demolizione dell’immenso edificio di concordare la sospensione o il rallentamento dei treni. La riunione in
prefettura servirà dunque a definire tempi modalità costi e anche chi dovrà sostenere gli oneri necessari per l’intervento. Prevista in un primo momento per il prossimo 27 luglio la riunione è stata traslata ai giorni successivi su richieste di ferrovie italiane. La demolizione dell’ex pastificio Antonio Amato è un’azione propedeutica all’avvio del programma di riqualificazione della zona dove dovrà nascere un nuovo complesso residenziale con un progetto completamente diverso al sogno prospettato dalla storica famiglia Amato, prima del fallimento dell’azienda. Il progetto disegnato dall’archistar Jean nouvel non sarà più realizzato, così come non verrà mantenuta fede alla promessa di non abbattere lo scheletro della fabbrica che ha segnato il destino della città di Salerno ma che oggi rappresenta semplicemente un fantasma. L’area viene interessata spesso da attività di vandalismo. Poco più di due mesi fa ci fu anche un incendio nella palazzina degli uffici amministrativi che è stata già abbattuta nelle scorse settimane. L’intero edificio è stato poi preso d’assalto dai ladri di rame ed in uno dei tentativi di portar via il prezioso materiale si verificò negli anni passati anche la morte di una persona folgorata da un cavo elettrico. Insomma una storia già complicata che ora si avvia ad essere cancellata. Nell’area sono già presenti i mezzi dell’impresa che si è aggiudicata all’asta fallimentare il terreno e sono stati effettuati già degli scavi.