Otto anni fa il ritorno, ora l’addio. Da gennaio 2014 a gennaio 2022: Angelo Fabiani non è più il direttore sportivo della Salernitana. La firma sulla risoluzione del contratto è arrivata ieri. Non ci sono state le annunciate dimissioni, ma il dirigente romano ha trovato un accordo con il neo patron Iervolino per interrompere il suo rapporto e lasciare così spazio a Walter Sabatini. Fabiani a Salerno è stato un vero e proprio reggente della proprietà romana, un plenipotenziario a tutti gli effetti. Ha condotto le operazioni di mercato, anche se in alcune circostanze ha lasciato fare a Lotito, ha scelto e scaricato diversi allenatori, ha ingaggiato centinaia di calciatori, molti dei quali rivelatisi dei flop, ma ha anche firmato le promozioni del 2015 e del 2021. Alti e bassi, luci ed ombre, ma, soprattutto, una capacità di caratterizzare il suo operato con una ricerca costante del consenso di pochi e la conseguente, inevitabile divisione generata nell’ambiente granata, mai così spaccato sulla figura di un dirigente: i momenti di grande tensione tra tifosi che di lui avevano opinioni opposte restano indelebili nella memoria e proprio questo rappresenta la più grande colpa e la più grande sconfitta di un dirigente che ha firmato un mercato estivo fatto con poche risorse e caratterizzato dai soliti errori, figli di approssimazione e poca conoscenza dei calciatori, ma anche di rapporti limitati sul mercato. Fabiani ha sempre cercato il nemico da combattere per compattare il gruppo, inteso non solo come squadra ma anche come nucleo dei suoi collaboratori. Tutti zitti, tutti allineati e coperti a difesa della riservatezza di tutto ciò che accadeva all’interno della società. Tutto resta negli almanacchi e nei libri di storia, per cui vittorie e sconfitte, topiche ed intuizioni di mercato non hanno bisogno di essere commentati. Sono fatti. Per qualcuno è stato l’artefice delle vittorie ed anche dell’iscrizione al campionato di A. Per altri è stato un dirigente poco lungimirante, attento al quotidiano ma poco propenso a programmare il futuro. Ora, però, fa parte del passato. Il presente è rappresentato da Walter Sabatini che per ora ha firmato un contratto fino a giugno. Se sarà anche il futuro del club, lo si vedrà in base a come si svilupperanno i prossimi mesi. Sabatini ha già in mente i possibili rinforzi. Uno di questi potrebbe essere Verre, in uscita dalla Sampdoria. In difesa uno tra Izzo e Caceres, mentre in mediana si valuta Baselli del Toro. In attacco molto dipenderà da Bonazzoli e Simy. Il primo è tentato dal Cagliari, il secondo ha un riscatto a sei milioni che finora non ha dimostrato sul campo di valere. Il mercato internazionale offre tante soluzioni. Romantica quella che porta a Diego Perotti, fermo da un po’ di tempo per un infortunio. Per la porta valutazioni su Belec. Proposto Sepe del Parma insieme al terzino francese Laurini.
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