“FACCIAMO RETE: AUTISMO LA CONTINUITÀ CHE REGALA FUTURO” –

Comprendere le sfide e le possibilità intorno all’inclusione scolastica degli studenti con disturbo dello spettro autistico, mettere insieme tutti gli attori e rappresentare un modello di intervento funzionale.  Sono due i progetti messi in campo per fare rete presentati questa mattina presso l’auditorium dell’ Istituto Comprensivo Gennaro Barra del  plesso “Posidonia” di  via XX Settembre nel quartiere di Torrione a Salerno

Uno battezzato “Classe più inclusiva”, intitolato alle insegnanti Grazia e Maria Teresa Naddeo e Rosalba Petrello, prematuramente scomparse, l’altro un progetto sperimentale “Il villaggio dell’inclusione”.

L’evento nell’ambito del convegno “Facciamo rete: autismo la continuità che regala futuro”, è stato organizzato dall’associazione “Autismo, chi si ferma è perduto- Progetto Globale”, presieduta da Vittorio Naddeo, in collaborazione con l’Istituto “Barra” e l’IPSEOA “Virtuoso” di Salerno, l’Asl di Salerno e con il patrocinio del Comune di Salerno – Assessorato Politiche Sociali e Giovanili.

Presenti all’incontro il dirigente scolastico ICS “G. Barra”, la prof.ssa Teresa Sorrentino, il dirigente scolastico dell’IPSEOA “R. Virtuoso” la prof.ssa Ornella Pellegrino; i presidenti onorari dell’Associazione “Autismo, chi si ferma è perduto- Progetto Globale” Vincenzo Giannone, Anna Maria Grimaldi e Eva Avossa. Sono intervenuti anche la professoressa Rita Francese dell’Università degli Studi di Salerno, il presidente dell’associazione “Ombra luce” il dott. Angelo Cucco, il presidente dall’associazione “Autismo, chi si ferma è perduto- Progetto Globale”, Vittorio Naddeo, l’Assessore alle Politiche Sociali e Giovanili del Comune di Salerno, Paola de Roberto.

“L’incontro – ha spiegato  Vittorio Naddeo – vuole cercare di mettere insieme tutti gli attori e rappresentare un modello di intervento funzionale. Entrambi i progetti che presenteremo vedranno il coinvolgimento di più scuole del territorio salernitano e di diverse associazioni di volontariato e sportive locali. Coinvolgeremo anche alcune imprese come bar, pizzerie, ristoranti, atelier per generare un micro percorso virtuoso rivolto ai nostri ragazzi che in questo modo potranno prendere parte a diverse attività. Si parte dalle scuole per costruire una predisposizione al futuro: è nostro dovere provare ad organizzare per i nostri ragazzi un percorso di vita sereno. Un percorso ad hoc, un impegno sociale laboratoriale e sportivo, dal lunedì alla domenica, che comprenda attività in ogni ambito”.

Autore dell'articolo: Barbara Albero