Falso, abuso d’ufficio, truffa ai danni dello Stato: con queste accuse saranno processati l’ex consigliere regionale Giovanni Baldi e altre 65 persone nell’ambito dell’inchiesta sui falsi invalidi. Il giudice ha però ritenuto insussistente l’associazione a delinquere ipotizzata dal sostituto procuratore Vincenzo Montemurro, secondo il quale Baldi era alla guida di un’organizzazione consolidata che gli garantiva voti, in cambio di pensioni di invalidità e indennità di accompagnamento a persone che non ne avevano diritto. Accusati di farne parte erano anche cinque medici, che da componenti della commissione medica deputata a valutare le pratiche, avrebbero raccolto le raccomandazioni del politico di centrodestra, all’epoca membro della commissione consiliare Sanità della Regione, prosciolti anche loro dal reato associativo ma a processo per alcune pratiche che sarebbero state taroccate. Il periodo finito sotto i riflettori della magistratura va dal gennaio del 2010 fino al 2013. C’è poi un altro filone d’indagine che insieme alle imputazioni di favoreggiamento fa lievitare fino a 66 il numero degli imputati. È quello dei certificati di malattia firmati dal medico Germano Baldi (ex consigliere comunale) senza accertarsi di persona delle condizioni di salute dei richiedenti. Il processo inizierà il 31 marzo.
