FIORI E APPLAUSI PER CECILIA FRANCESE SINDACO –

C’è la famiglia con il papà emozionato, il compagno Gerardo Rosania, ex sindaco di Eboli,ci sono gli alleati politici da Fernando Zara ad Ugo Tozzi, ma c’è soprattutto la gente e l’entusiasmo che la città di Battipaglia costretta a 7 anni di gestione commissariale, ritrova con l’elezione di Cecilia Francese, la candidata che al ballottaggio ha battuto con il 55,21% dei voti lo sfidante Gerardo Motta. La nuova prima cittadina  decide di cambiare a partire dalla cerimonia di proclamazione ufficiale . programmata al primo piano di Palazzo di Città, la sindaca chiede di trasferirla a piano terra dove dalle prime ore della mattinata  i vigili avevano dovuto a fatica filtrare gli ingressi da decime di persone che continuavano a dichiarasi parente del sindaco per poter assistere alla sua elezione. L’ingresso è tra un bagno di abbracci ed applausi ed il lieve imbarazzo generato dall’assenza del magistrato che presiedeva la commissione elettorale e che fa sapere tramite gli altri rappresentanti che serve il silenzio assoluto per  procedere alla proclamazione, viene stemperato dagli interventi prima di Antonio Di Cunzolo che legge il documento del Parlamento della legalità con il quale il centro della Piana del Sele, sciolto per infiltrazioni camorristiche, viene  proclamata città della legalità, in virtù della scelta annunciata dal nuovo sindaco di nominare un garante di trasparenza e rispetto dei diritti dei cittadini nel centro della Piana del Sele sciolto per infiltrazioni camorristiche. Poi è la volta di Ugo Tozzi, passato da antagonista ad alleato per il ballottaggio, in pole position per il posto di vice che lancia subito un appello alla minoranza  chiedendo di fare “opposizione responsabile”. “Battipaglia non ne può più” – dice esplicitamente l’ex sindaco Fernando Zara. E’ lui ad aiutare la Francese ad indossare la fascia tricolore che per la prima volta nella storia della cittadina della piana del Sele resta poggiata, in attesa della proclamazione e della benedizione del parroco, accanto ad un fascio di fiori.

Autore dell'articolo: Monica Di Mauro