FONDERIE: LA FIOM CHIEDE DI INCONTRARE IL SINDACO DI CAMPAGNA –

La FIOM e la CGIL provinciali di Salerno, le RSU e le maestranze delle Fonderie Pisano sono da tempo in lotta per la delicata vertenza che li vede coinvolti e che ha visto troppo spesso, e ingiustamente, tra loro concorrenti, o peggio ancora contrapposti, due diritti costituzionali: il diritto al lavoro e il diritto alla salute.

A questi accenti, già di sé drammatici, si sono accompagnate altre preoccupanti singolarità di questa vicenda. I 120 operai della fabbrica, con le loro famiglie, vedono scomparire sotto i loro occhi, ogni giorno sempre di più, un futuro lavorativo e di dignità che c’era e che è comunque tuttora possibile. Le Fonderie Pisano, infatti, esprimono, ancora oggi e nonostante la crisi che ha attraversato l’intero Paese, un fatturato medio di oltre 35 milioni di euro all’anno e ci prospettano nuovi investimenti e sviluppo occupazionale per portare la produzione in un nuovo e moderno stabilimento che, nel suo funzionamento a regime, ha bisogno di non meno di 180 unità lavorative e prevede sistemi di recupero energetico impiegabili nel settore primario.

Dopo oltre sette mesi di preoccupazioni miste a speranze, grazie alla lotta ed alle istanze dei lavoratori e delle Organizzazioni Sindacali, lo scorso 27 settembre abbiamo finalmente incassato l’impegno della proprietà a procedere, in base ad un dettagliato progetto tecnico, alla delocalizzazione della produzione. Questo impegno, che vedrà ciascuna Amministrazione presente quel giorno al Tavolo del Ministero dello Sviluppo Economico pronta ad attivare tutte le azioni necessarie a sostenere l’iniziativa, rappresenta per noi la possibilità, non solo di scongiurare 120 licenziamenti già formalizzati dalla proprietà ma, soprattutto, di rivedere una prospettiva occupazionale in questa provincia ormai quasi svuotata sul piano degli insediamenti industriali e che soffre fortemente per questi anni di crisi in ordine agli aspetti economici, lavorativi ed industriali.

L’iniziativa che ci è stata illustrata e l’impegno siglato il 27 settembre, da noi fortemente voluto e faticosamente conquistato, ci hanno convinti ancora di più che è possibile superare quegli odiosi accenti e paradossi sopra richiamati e che si può andare spediti nella direzione della salute e del lavoro che non è solo reddito, è dignità. E chiama tutti ad una responsabilità politica, civile e sociale.

E’ per questi motivi e per avere un aperto scambio di opinioni che Vi chiediamo di volerci fissare un incontro nel corso del quale vorremmo consegnarVi l’intero progetto del nuovo sito che abbiamo ricevuto.

Troviamo importante e significativo poter conoscere per via diretta la Vostra valutazione e auspichiamo, in merito alla presente richiesta, un positivo riscontro.

Autore dell'articolo: Marcello Festa