FONDERIE PISANO: I DIRITTI CALPESTATI

Sono due diritti sanciti dalla Costituzione, il diritto al lavoro e il diritto alla salute. Sono due diritti fondamentali di qualsiasi cittadino ma, relativamente a quanto sta avvenendo e non da ora a Fratte, è evidente che l’uno escluda l’altro. Al netto di quelli che sono i rilievi e gli studi scientifici è evidente che il diritto al lavoro dei dipendenti delle fonderie Pisano non può andare contro il diritto alla salute dei cittadini di Fratte che da anni si battono contro l’inquinamento prodotto dalle stesse fonderie. Ma è altrettanto vero, però, che il diritto alla salute dei residenti non può annientare, distruggere il diritto al lavoro, negato nel caso in cui lo stabilimento chiudesse i battenti. E allora? E allora è necessario che per risolvere il pasticcio debbano intervenire le istituzioni, necessaria per trovare la giusta e necessaria mediazione, per contemperare i due diritti costituzionalmente sanciti. Il rischio che si corre, anzi che si sta correndo, è che la querelle si trasformi in una mattanza; ognuno che tende a far prevalere il proprio diritto a scapito dell’altro. Fin qui la situazione è stata sempre gestita con una certa approssimazione, ma ora il livello di attenzione e di scontro si è pericolosamente alzato. Non c’è più tempo per mediare, ora bisogna agire ed in fretta prima che sia troppo tardi, che si arrivi ad uno scontro forte tra le due parti in causa. Fino ad oggi i lavoratori della Pisano, legittimamente a difesa del proprio posto di lavoro, hanno rispettato e in parte condiviso le rimostranze popolari, ma di certo non saranno loro ad incrociare le braccia. Altrettanto hanno fatto i residenti, rispettosi del lavoro dei 130 operai delle Fonderie, ma, al tempo stesso, decisi a far rispettare il proprio sacrosanto diritto alla salute. Hanno tutti ragione e tutti torto, nessuno può a priori abbracciare una tesi a scapito dell’altra. Ed allora? Ed allora che le istituzioni facciano… le istituzioni trovando presto una soluzione al problema senza che un diritto scavalchi e prevarichi l’altro, contemperando le esigenze di tutti, rispettando il dettato della Costituzione.

Autore dell'articolo: Marcello Festa