Comitato Salute e Vita e l’amministrazione comunale di Salerno oggi attorno allo stesso tavolo per affrontare in maniera pacifica e congiunta la problematica relativa alla presenza nella valle dell’Irno delle Fonderie Pisano. È il dato più rilevante della riunione che si è svolta stamani della Commissione Ambiente del Comune di Salerno. Il presidente Arturo Iannelli che si avvia anche a concludere i lavori dello specifico tavolo tecnico che aveva attivato sulla stessa questione, è riuscito a far partecipare questa mattina, alla Commissione ambiente, allargata alla partecipazione anche dell’assessore all’ambiente del Comune di Salerno, Massimiliano Natella e del dottor Paolo Fierro vice presidente nazionale di Medicina Democratica, presidente del comitato Salute e Vita Lorenzo Forte, che ha avuto sempre toni e parole forti contro il Comune di Salerno per promuovere un percorso di azioni congiunte che partono da un presupposto. Sia il Comune che il comitato vogliono la delocalizzazione dello stabilimento da Fratte . Ma, come ha ribadito Iannelli, le norme attualmente in vigore non hanno consentito al comune di Salerno di chiudere le fonderie Pisano, e l’unica volta che il Comune di sua iniziativa ha disposto lo stop allo stabilimento, un ricorso al Tar ha dato ragione e riaperto l’industria. Non ci sono dati che confermano che nella valle dell’Irno l’eccesso di morti sia legato alle fonderie Pisano. Per l’amministrazione comunale di Salerno il percorso da seguire è quello di un ulteriore studio epidemiologico georeferenziato.
“Sono soddisfatto del fatto di aver finalmente anche potuto interloquire col comitato in maniera civile – ha detto Iannelli- abbiamo fatto capire che l’obiettivo del Comune è lo stesso del comitato cioè delocalizzare le Fonderie e qualora non fosse possibile chiudere perché l’interesse nostro e di tutti quanti è la salute dei cittadini ma dobbiamo anche tenere conto della questione lavoro comunque ci sono una serie di persone che in quell’azienda ci lavorano”.