Da oggi i centodieci operai delle Fonderie Pisano sono di nuovo a lavoro o per meglio dire hanno nuovamente una prospettiva lavorativa.La seconda sezione del Tribunale Amministrativo Regionale di Salerno ha infatti accolto il ricorso presentato dalla proprietà delle Fonderie Pisano che aveva chiesto la sospensione degli effetti dei provvedimenti regionali di revoca dell’Aia (Autorizzazione integrata ambientale ) e della Via (Valutazione di Impatto Ambientale) dunque si potrà riprendere l’attività in attesa che si esaminino a fondo tutti gli atti e la documentazione a disposizione. Le considerazioni dei
giudici partono dall’analisi per cui la sospensione dell’attività lavorativa comporterebbe evidenti ricadute negative sulle condizioni di vita di un numero rilevante di lavoratori e il paventato fallimento comprometterebbe in modo definitivo sia gli interessi lavorativi sia il diritto all’iniziativa economica dell’imprenditore. In definitiva , secondo la magistratura, fermare la produzione significherebbe frustrare tutti gli investimenti effettuati. Resta ancora da capire quale sarà il futuro della fabbrica dopo la protesta del comune di Buccino contro la sua delocalizzazione nell’Area del Cratere. Ma questa è un’altra partita.