Il Tar di Salerno ha accolta la richiesta di sospensiva avanzata dai legali delle Fonderie Pisano, determinando l’immediato ripristino delle attività dello stabilimento. L’azienda era stata chiusa lo scorso mese per la revoca dell’Aia, Autorizzazione integrata ambientale, da parte della Regione Campania.
Subito dopo la decisione, l’Amministratore dell’azienda, Guido Pisano, ha dichiarato: “Abbiamo appreso nel pomeriggio di oggi della decisione del TAR Salerno che – con estremo equilibrio – ha constatato la confusione procedimentale che ha portato alla chiusura della azienda, rilevando la violazione dei principi di tipicità e legalità contenuta nei provvedimenti adottati dagli Uffici della Regione Campania. Con soddisfazione – per l’azienda, i lavoratori e la nostra famiglia – è stato riconosciuto il diritto dell’impresa alla prosecuzione dell’attività industriale, che è – giova ricordarlo – preesistente allo sviluppo urbanistico della città.
Il TAR ha ritenuto che un’eventuale chiusura dello stabilimento comprometterebbe definitivamente il diritto dei lavoratori ed il pari diritto all’iniziativa economica, aprendo la strada ad un eventuale contenzioso con possibili ricadute negative sui saldi di finanza pubblica del bilancio regionale.
Del resto, la società è sempre stata sicura che la continuazione dell’attività industriale non costituisce pericolo alcuno sia perché tutti i controlli sanitari effettuati negli ultimi 10 anni sui dipendenti non hanno evidenziato patologie legate al processo produttivo e sia perché il sistematico monitoraggio – specialmente nell’ultimo anno – non ha mai accertato il superamento dei limiti autorizzati di emissioni.
L’impresa resta comunque disponibile ad ottemperare a tutte le prescrizioni che l’Autorità intenderà impartire per garantire la limitazione del rischio ambientale anche in sede di Conferenza dei Servizi, dove , finalmente, il progetto di migliore mitigazione del predetto rischio ambientale – presentato in illo tempore dalle Fonderie Pisano – potrà essere al più presto (si spera) analizzato.
Il tutto – è bene ricordarlo – nella consapevolezza che l’impresa sta profondendo il massimo impegno anche sul versante dell’individuazione di una nuova localizzazione dell’impianto produttivo dotandolo delle tecnologie più avanzate in termini di impatto ambientale e di tutela della salute”.