FRATTE NELLA MORSA DI FONDERIE E “COTONIERE”

Profondo rispetto per la decisione assunta dalla magistratura salernitana ma anche fermezza nel ribadire il proprio convincimento. Il comitato “salute e vita” che da anni si batte per la chiusura delle Fonderie Pisano ha preso atto della riapertura dell’impianto ma al tempo stesso ha nuovamente ribadito un concetto imprescindibile, ovvero la necessità che si avvii presto la delocalizzazione delle Fonderie, concetto questo ormai dato per scontato e condiviso da tutte le parti in causa. Ovvio, al tempo stesso, che la notizia non abbia fatto la felicità di attivisti e residenti che in questi giorni stanno aprendo un nuovo fronte di resistenza nei confronti del neonato centro commerciale Le Cotoniere, responsabile del traffico che ormai, soprattutto nei fine settimana, si impadronisce di Fratte e zone limitrofe. Dal 6 dicembre, giornata di apertura ufficiale del centro commerciale,  la centralina collocata nella scuola Conti in via Buonservizi ha segnalato sforamenti consistenti nelle ore di grande afflusso a Le Cotoniere. Decine e decine di superamenti  dei livelli massimi di polveri sottili nell’aria, fissati per legge in 50 microgrammi al metro cubo.

Autore dell'articolo: Marcello Festa

1 commento su “FRATTE NELLA MORSA DI FONDERIE E “COTONIERE”

    Marco Ricciardi

    (Dicembre 13, 2016 - 4:07 pm)

    ma quale morsa. la morte è pisano, con quel coso nero e fuligginoso e inquinante. La vita sono le cotoniere con i parchi e la gente. Non ce proprio paragone. Piuttosto voglio proprio vedere le attivita di ristorazione delle cotoniere che faranno adesso. prevedo una bela squela di contenziosi fra lettieri, ristoratori e l’assassino pisano

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