Furore in Costiera Amalfitana e Castellabate nel Cilento restano zone rosse in un’italia arancione. I due comuni seppur distanti sono in questo momento uniti dalle decisioni dei primi cittadini, rispettivamente Giovanni Milo per il piccolo centro della costiera e Luisa Maiuri a Castellabate di prorogare le restrizioni alla luce di nuovi focolai. Oggi a Furore i tamponi hanno dato esito positivo per altri tre cittadini, contatti stetti del primo nucleo che pare si sia infettata attraverso la contemporanea presenza in un coro in chiesa durante una messa. Il sindaco con un’ordinanza ha disposto la chiusura delle chiese ed anche il divieto di far visita a parenti ed amici fino al 6 gennaio. Resta chiuso anche al cimitero, mentre per oggi è atteso l’esito di ulteriori tamponi,
In terra cilentana è stato disposto che nei giorni 28,29 e 30 dicembre su tutto il territorio comunale continueranno ad applicarsi le stesse disposizioni previste nei giorni 24,25,26 e 27 dicembre col divieto di qualsiasi tipo di mobilità non giustificata da comprovate esigenze e motivi di necessità mediante autocertificazione. Castellabate, dunque, resta zona rossa. Una decisione legata ad un incremento improvviso dei casi positivi nel comune cilentano dove, oggi, con altri 16 casi positivi, tutti contatti di casi precedenti, arriva a 52 il totale dei contagi Covid.
“La difficoltà del momento richiede misure precauzionali più restrittive, alle quali dobbiamo attenerci al fine di contenere al massimo i contagi- ha dichiarato la prima cittadina del comune di Benvenuti al Sud- Mi appello al vostro senso di responsabilità nell’evitare sempre e comunque qualsiasi situazione di incontri legati a questo momento di festività e che possono esporre a rischi”.