FUTURO GRANATA: IERVOLINO DETTA LE CONDIZIONI –

Danilo Iervolino esplora tutte le possibilità e non trascura l’ipotesi di poter uscire di scena, stanco e deluso per quello che ha visto e conosciuto nel mondo del calcio. Il presidente granata da tempo ha fatto capire che non è più disposto ad investire, col rischio di sperperare capitali, anche perché la sua idea di poter presto rientrare ed anzi ricavare cifre importanti è naufragata dinanzi all’evidenza dei fatti. Nel calcio bisogna seminare con pazienza e sapienza per poi raccogliere nel medio- lungo periodo. Impensabile poter avere grossi ricavi in tempi brevi. Anche perché il calcio è fatto da uomini e non sempre le stagioni si ripetono per tanti motivi. Viene da chiedersi se, dunque, in questi due anni e mezzo da presidente Iervolino abbia mai pensato di seminare in prospettiva come aveva fatto intendere nelle sue uscite pubbliche quando parlava di una visione e di una idea in ottica futura secondo lui la Salernitana avrebbe dovuto essere il fulcro di un progetto ad ampio respiro che fosse sportivo ma anche sociale. Tanti i propositi enunciati, poche le cose realizzate anche perché non tutto si può fare in tempi rapidi e, forse, Iervolino pensava di non doversi scontrare con politica e burocrazia. Intanto, per quanto concerne il progetto Arechi varato dalla Regione, ieri è arrivata la decisione del Consiglio di Stato che ha sbloccato i fondi di coesione, proprio quelli a cui il Presidente De Luca mirava per poter attuare il piano di riqualificazione dello stadio Arechi, ma anche del Volpe e del Palazzetto dello Sport. Ci vorrà ancora del tempo, ma ora la strada appare in discesa. Sui tempi, come è d’obbligo in questi casi, bisognerà essere prudenti. Intanto, Iervolino si è seduto al tavolo delle trattative con alcuni soggetti che hanno mostrato interesse per l’acquisto della Salernitana, in toto o in parte. I fondi interessati e ritenuti affidabili sono due, uno dei quali fa capo alla Brera Holdings, rappresentata nell’operazione da uno studio legale con sede a Milano. Iervolino chiede 35 milioni di euro per la cessione dell’intero pacchetto azionario. Non è escluso che il patron possa conservare una cospicua fetta del club, restando azionista ed investitore. A far pendere la bilancia per questa ipotesi c’è anche la circostanza che da tempo Iervolino e l’ad Milan stanno portando avanti delle trattative per cedere alcuni calciatori. In particolare, sarebbe in dirittura d’arrivo quella per la cessione di Loum Tchaouna alla Lazio. Per il francese c’è il gradimento di Tudor e dell’area tecnica. Manca solo l’ok di Lotito che al momento pare, invece, abbastanza freddo su Dia. Per il senegalese la Lazio non vorrebbe investire cifre esorbitanti anche alla luce della travagliata stagione da lui vissuta, ma gradirebbe una formula di garanzia: prestito con diritto di riscatto o con obbligo a certe condizioni. La Salernitana conta sul riscatto di Daniliuc da parte del Salisburgo e si aspetta di ricevere offerte da doppia cifra per Pirola. L’ingresso di un fondo come investitore e non come azionista di maggioranza potrebbe consentire a Iervolino di scegliere il direttore sportivo a cui affidare le chiavi della squadra con il compito di risanare il bilancio e di aumentare tramite cessioni e dismissioni il budget per il mercato in entrata. Da qui a sette- dieci giorni la situazione potrebbe essere un po’ più chiara. Giugno è dietro l’angolo e c’è un programma tecnico da buttare giù e a cui dare attuazione. Chi ha tempo, non aspetti tempo…