Inadeguato, inefficace, poco convincente. Sono gli aggettivi con i quali viene definito il decreto Delrio sul riordino dei sistemi portuali italiani nel documento di Confindustria nazionale. A stringere forte tra le mani, quel documento, stamani, ill presidente di Assotutela Salerno, Agostino Gallozzi, pronto ad integrarlo anche con le sue considerazioni critiche, ma soprattutto deciso a trovare sostegno alla sua battaglia contro la creazione di un unico sistema portuale per la Campania. Secondo il principio che ha consentito a tre regioni, Liguria, Puglia e Sicilia, con vocazioni marinaresche meno forti della Campania di mantenere due autorità portuali, Gallozzi si è detto convinto ancora al 100% di poter salvare l’autonomia del porto di Salerno. Una battaglia che non di campanile: Gallozzi lo ribadisce mostrando la mappa dei nuovi collegamenti che, grazie alla sua compagnia la “Salerno Container terminal”, uniranno lo scalo salernitano al Nord Europa, Australia, la Cina ed India. Due tra le più importanti compagnie di navigazione al mondo, la francese C.M.A e la tedesca Hapag Loyd hanno scelto di fare tappa a Salerno, nonostante le difficoltà oggettive di un porto ancora in attesa di un intervento sul dragaggio. Ma con o senza l’accorpamento, Gallozzi non ha nessuna intenzione di lasciare Salerno. “C’è un legame fortissimo – dice – tra noi come impresa e la città di Salerno; d’altra parte la nostra azienda si chiama proprio Salerno Container Terminal. Siamo presenti a Salerno dal ’52 ( come dimostra il biglietto in cornice con il quale i suoi genitori raggiunsero Salerno) e ci saremo per tanti altri anni. Le imprese come la nostra, però, devono essere accompagnate da un sostegno istituzionale che favorisca non soltanto l’insediamento ma anche il mantenimento e lo sviluppo delle attività che sono la premessa per l’occupazione altrimenti è tutto inutile. Noi abbiamo nella realtà dei fatti la nostra forza il percorso che stiamo compiendo ovvero di essere sempre più forti sul mercato internazionale credo che nessuno possa mettere in discussione la nostra permanenza a Salerno. Noi qui occupiamo 300 persone. Nessuno potrebbe mettere in discussione questo dato tangibile”. Il presidente, poi, sottolinea che: “Questa ipotesi di riforma era partita in maniera non completamente compresa e quindi, forse, all’inizio c’è stato un un certo livello di disattenzione rispetto alla reale portata di questa riforma. Oggi invece viene esaminata in piena consapevolezza e quindi tutti i livelli sono allertati affinché anche in Campania si abbia una portualità forte che sia molto competitiva e coerente”. Gallozzi si è soffermato anche sulla recente interrogazione di qualche giorno fa del deputato salernitano Tino Iannuzzi. ” Il vice ministro ha risposto in maniera molto confusa, confondendo, appunto, quello che dice la legge attuale con ciò che dovrebbe dire la legge domani. In realtà si tratta di una non risposta che purtroppo ha evidenziato il livello di mancata conoscenza del tema che è molto preoccupante”.
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