«Ancora una volta l’amministrazione salernitana a guida Pd – commenta Imma Vietri – con prepotenza intraprende azioni senza tener conto della volontà dei cittadini stanziando con delibera di giunta un importo di 2500 euro e dimenticando che notoriamente eventi del genere comportano rischi in termini di ordine pubblico. Oggi si è creato un precedente, mi auguro che altrettanto sostegno finanziario venga dato ad iniziative dedicate alla centralità della famiglia tradizionale, quella composta da un uomo e una donna, di cui saremo i promotori e ad altrettante iniziative proposte da diverse associazioni presenti sul territorio».
Il portavoce cittadino di FdI, Elena Criscuolo, intanto ha sottolineato come il contributo stanziato per la manifestazione poteva essere destinato alla risoluzione di problemi maggiormente prioritari.
«2.500 euro per il gay pride a Salerno – dichiara Elena Criscuolo – pur costituendo un piccolo contributo, essendo soldi dei cittadini, pesano tanto per la collettività salernitana che fa i conti ogni giorno con tributi locali tra i più elevati d’Italia, tra mille disservizi e disagi quotidiani. Nulla contro il gay pride, ma in un momento così difficile per l’economia del paese, il Comune dovrebbe mostrare più rispetto per i soldi dei cittadini».