GDF. FONDI PUBBLICI ALLE COSCHE. UN ARRESTO A CASALVELINO

La manutenzione della rete stradale cittadina, della rete idrica, dell’illuminazione, delle scuole e dei parchi dovevano essere assicurati dai milionari stanziamenti di fondi pubblici confluiti nella Multiservizi spa. Denaro che, piuttosto che essere destinato al soddisfacimento di primari interessi e bisogni della collettività, grazie al patto scellerato con politici e imprenditori collusi e disonesti, è finito invece nelle tasche delle cosche.

Un vero e proprio piano strategico diretto al controllo della cosa pubblica e all’accaparramento di ingenti profitti “…per far sì che la Multiservizi S.p.a. divenisse uno strumento funzionale al soddisfacimento degli interessi economici della ‘ndrangheta e di alcune famiglie di imprenditori ad essa legate…”.
Un fiume di denaro che, attraverso un meccanismo fraudolento, ha favorito società facenti capo a famiglie risultate avere stabili collegamenti con la criminalità organizzata reggina a discapito della collettività.
Sono queste le parole che si leggono nelle carte con cui l’Ag procedente ha sussunto l’attività di servizio in esecuzione da parte dei militari del Comando Provinciale di Reggio Calabria coordinati dalla locale Procura della Repubblica, diretta dal Procuratore Capo Giovanni Bombardieri.

E’ il quadro disegnato da un’inchiesta coordinata dalla Dda e condotta dai finanzieri del Comando provinciale di Reggio che ha portato all’arresto di otto imprenditori che ricoprivano incarichi nelle società Multiservizi, partecipata dal Comune, e Gst, fallite nel 2014 e nel 2015. L’accusa è bancarotta fraudolenta.

I Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, con il supporto operativo dei colleghi di Milano, Siena ed Agropoli, con il coordinamento della locale Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, dalle prime luci dell’alba stanno eseguendo in Calabria, Campania, Toscana e Lombardia un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali emessa, dal GIP del Tribunale, nei confronti di 8 persone responsabili, a vario titolo e in concorso tra loro, del reato di bancarotta fraudolenta in quanto, quali titolari di cariche e/o qualifiche societarie, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso ed in tempi diversi, distraevano e dissipavano il patrimonio delle società Multiservizi S.p.a. e Gestione Servizi Territoriale S.r.l. (G.S.T. S.r.l.) in pregiudizio dei creditori, cagionandone dolosamente il fallimento. L’amministratore pro tempore della Multiservizi s.p.a., residente a Casal Velino ma di origine calabrese, è stato ristretto agli arresti domiciliari dalle fiamme gialle agropolesi, dirette dal cap. Ciro Sannino.
Contestualmente è in corso d’esecuzione un decreto di sequestro preventivo d’urgenza, che dispone il sequestro di somme di denaro per un valore complessivo di oltre 5 milioni di euro.

Autore dell'articolo: Barbara Albero