Ogni persona maggiorenne in previsione di una futura malattia che la renda incapace di autodeterminarsi può, attraverso le Dat, le disposizioni anticipate di trattamento, esprimere le proprie preferenze sui trattamenti sanitari, accettare o rifiutare terapie e trattamenti, comprese le pratiche di nutrizione e idratazione artificiali. Lo prevede la legge sul testamento biologico che è stata approvata a fine 2017. E’ il primo tentativo di dare delle regole a una materia che continua a porre interrogativi a chi ha posto la salvaguardia della vita altrui al centro della propria esistenza.
Del tema si parlerà nel corso del convegno sul Fine Vita organizzato dall’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Salerno per martedì 1 ottobre, alle 15.30, nella sede dell’Ordine a Salerno, in via Santi Martiri Salernitani, 31.
Dopo i saluti del presidente dell’Ordine, Giovanni D’Angelo, e del direttore di Salerno Medica, Bruno Ravera, medici, giuristi e filosofi si alterneranno nel dibattito, che sarà moderato dallo stesso presidente D’Angelo e dall’ex procuratore capo della Repubblica presso il Tribunale di Salerno, Corrado Lembo.
Previsti gli interventi del professor Francesco Paolo Adorno, docente di filosofia morale all’Università di Salerno, del dottor Elvio De Blasio, anestesista, Direttore UOC Anestesia e Rianimazione dell’Azienda Ospedaliera San Pio di Benevento, nonché componente della Commissione Bioetica della SIARTI, del professor Massimo Reichlin, Ordinario di Filosofia Morale all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, del professor Pierantonio Muzzetto, Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Parma, componente della Commissione Bioetica della Federazione Nazionale Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri.
Le conclusioni sono affidate al professor Giovanni Maria Flick, già Ministro Guardasigilli, Presidente emerito della Corte Costituzionale.