La Givova Scafati, nella persona del presidente Alessandro Rossano e del patron Nello Longobardi, è lieta di comunicare, senza mai aver avuto dubbi a differenza di alcune illazioni di personaggi di basso profilo, che, con quattro distinti dispositivi letti al termine dell’udienza del 27/6/2019, il Tribunale Nazionale Antidoping, ha escluso qualsiasi profilo di responsabilità a carico dei propri tesserati (staff medico, allenatore e giocatori), perché “il fatto non sussiste”, a seguito dell’indagine scaturita dalla pubblicazione di una foto su profilo facebook del sig. Marco Calvani.
La società, che nel corso della sua cinquantennale storia, ha sempre rispettato scrupolosamente tutti i regolamenti, è stata sin da subito sicura dell’assoluta correttezza dell’operato del proprio staff medico, sulla cui estrema professionalità e rigoroso scrupolo deontologico mai ha dubitato.
Si è particolarmente soddisfatti del riscontro offerto dal Tribunale, in ordine all’assoluta liceità del trattamento sanitario cui furono sottoposti gli atleti Sgobba e Romeo, nel rispetto del protocollo scientifico e della normativa di settore.
Altresì il club desidera ringraziare i propri legali, gli avvocati Giovanni Allegro (difensore anche di due tesserati) e Vittorio D’Alessandro, per l’impegno proluso in ogni sede e grado, atto a dimostrare la totale estraneità dagli addebiti mossi, nonché e per quanto di ragione il collegio difensivo degli altri tesserati coinvolti, composto dagli avvocati Virginio D’Antonio, Florenzo Storelli e Paolo Troisi.