La presentazione ufficiale della Givova Scafati 2018/2019 nel giardino del ristorante pizzeria “I Matti” di Pompei, a poco più di una settimana dall’inizio del campionato di serie A2, è stata l’occasione propizia per presentare anche le nuove divise ufficiali griffate Givova. Sotto gli occhi attenti del responsabile marketing Antonio Mandile, della responsabile eventi Nancy Daviducci e dei massimi esponenti societari (Giovanni Acanfora e Pina Lodovico), sono state svelate le divise che gli atleti indosseranno nel corso delle sfide della stagione agonistica 2018/2019, già indossate lo scorso fine settimana, in occasione del quadrangolare “La Coupe Landolt”, tenutosi in terra elvetica. La novità sta nel fatto che le nuove divise sono a strisce verticali gialle e blu e sono state scelte proprio dai tifosi in seguito alla campagna promossa dalla responsabile marketing Mariagrazia Coppola attraverso i sondaggi effettuati tramite canali social del sodalizio scafatese.
Dichiarazione del patron del marchio Givova Giovanni Acanfora: «Con gli amici Alessandro Rossano e Nello Longobardi ho sposato e portato avanti questo importante progetto sportivo, che ha lo scopo di avvicinare le persone, la gente dei nostri territori alla sana competizione sportiva. Al di là delle ataviche limitazioni legate alle carenti infrastrutture e deficitarie risorse finanziarie, Givova crede nella possibilità di un riscatto sociale attraverso lo sport, soprattutto in un territorio che ha bisogno di probi e duraturi esempi nei quali riconoscersi e identificarsi. Con questo spirito, con grande abnegazione e determinazione, poi, si possono anche ottenere risultati altisonanti e prestigiosi, che riempiono ancor più di orgoglio chi, come me, crede fortemente in questi valori».
Dichiarazione dell’amministratore del marchio Givova Pina Lodovico: «L’affetto dei tifosi e la passione della dirigenza rappresentano lo stimolo per credere in un progetto e portarlo avanti a lungo. Al di là degli impegni economici, che restano comunque importanti, mi piace sottolineare come certi progetti nascono e perdurano per motivi di grande affetto, devozione e passionalità, senza i quali sarebbe complicato riuscire ad allungare una così stretta collaborazione. E’ la comunione di intenti che ci tiene uniti e che ci spinge a fare sempre qualcosa in più, consapevoli di operare perché mossi da sani, integri e morigerati principi».