Una mezza rivoluzione figlia delle esigenze ed anche del turnover. Colantuono cambia ancora la Salernitana. Domani sera a La Spezia, la squadra cambia faccia, si piazza con il 3-5-2, con il dubbio Sprocati, l’impiego di qualche elemento scongelato dalla naftalina ed anche qualche valzer di pedine tra centrocampo e difesa. Ma anche in attacco. Pucino, ad esempio è stato provato spesso nei tre difensori centrali, con Casasola che potrebbe fare il percorso inverso. Tuia e Schiavi sono in ballottaggio per una maglia, mentre resta ancora nelle retrovie, il baby Mantovani. Sulla parte sinistra del trio viaggia verso la conferma Monaco. A centrocampo già detto di Pucino anche Vitale dalla parte opposta non è più certo di una maglia da titolare. Lo incalza Zito. Mentre per le vie centrali sembra avere una corsia preferenziale il rientro di Signorelli. Occhio anche ai possibili lanci di Kiyine e Della Rocca, in luogo di uno tra Minala e Ricci. Più il primo che il secondo. In attacco, molto dipenderà dalle condizioni di Sprocati. Bocalon è certo di una maglia. Ad affaincarlo dovrebbe essere Palombi in caso di parziale forfait di Sprocati. L’ex Pro Vercelli resta a mezzo servizio. L’esterno domani sera al Picco ci sarà, ma potrebbe non essere in grado di prendere parte alla contesa dall’inizio. Tornare al gol, continuare a non prenderne e soprattutto fare tre punti sul campo dello Spezia. Altrimenti la Salernitana rischierebbe di essere risucchiata in zona playout. Stefano Colantuono spera che la Liguria possa portargli bene come a Chiavari, a dicembre, quando centrò il successo alla sua prima panchina granata. Poi sono arrivati il deludente 0-0 con la Pro Vercelli e, prima ancora, il ko di Pescara. Proprio all’Adriatico s’è visto il 3-5-2 l’ultima volta. Per necessità, lo schieramento dei granata sarà presumibilmente questo. Ma può far gioco all’allenatore rinfoltire la mediana, rinunciando inizialmente a Sprocati.
L’ex vercellese è reduce da un paio di giorni di lavoro differenziato, a causa di un affaticamento muscolare. Il puzzle è completato da un rendimento tutt’altro che esaltante offerto dal giocatore nelle ultime settimane. Può starci, quindi, un po’ di riposo per lui, ibrido nella coppia di mezze punte del 3-4-2-1 proposto da Colantuono nella maggioranza dei match giocati in questo 2018. Ora esterno, ora trequartista con lampi percentualmente diminuiti. E allora spazio a Palombi nel suo ruolo, quello di seconda punta accanto a un centravanti finalizzatore, quel Bocalon che non trova la porta da quando Bollini è stato esonerato.
Rossi è ancora in infermeria, come Orlando e Odjer. Progressi dal ghanese, ha ripreso a correre ma resta indisponibile. Torna abbondanza in difesa, ai box solo Bernardini. Mantovani è pienamente recuperato e scalpita addirittura per una maglia da titolare. Sotto la pioggia di ieri mattina al Volpe, il mister ha provato l’ex torinista tra i papabili titolari nel reparto completato da Tuia e Monaco. Si giocherà il posto con Casasola, che pure non ha demeritato nelle apparizioni recenti. Schiavi-Tuia è l’altro duello. A centrocampo Signorelli tornerà titolare per mettere più uomini nel traffico mediano, col compito di impostare e… farsi rimpiangere dai suoi ex tifosi: l’anno scorso il venezuelano collezionò 13 presenze in bianconero, spesso frenato da problemi fisici.