GRANATA: COME SI CAMBIA –

Due mesi fa, ad agosto, la Salernitana ospitò lo Spezia nel match di Coppa Italia in cui era in palio la gara con l’Udinese e lo faceva con una formazione ed un organico di cui oggi è lontanissima parente. Giovanni Martusciello aveva a disposizione ancora Boulaye Dia, oltre a Daniliuc, Bradaric, Legowski ed i due Coulibaly tanto per fare dei nomi. La gran parte della rosa che il ds Petrachi ha allestito ha preso forma dopo ferragosto. Ferrari, Jaroszynski, Ruggeri, Tello, Reine- Adelaide, Soriano, Torregrossa, Wlodarczyk, ma anche Stojanovic sono stati inseriti in rosa dopo quella partita di Coppa Italia per la quale erano indisponibili Ghiglione e Tongya. Quella sera Daniele Verde era in tribuna come spettatore di eccezione, ormai ex dello Spezia e pronto per indossare la maglia granata. La Salernitana s’è costruita pezzo dopo pezzo, inserendo pedine ora fondamentali, come Ferrari per citarne una, che sono arrivate a fine agosto. Neanche due mesi di lavoro insieme, eppure la Salernitana di Martusciello ha già una traccia di gioco, una personalità, un’idea portante che tra alti e bassi fisiologici si vede in ogni partita. Alla sosta la squadra granata è arrivata con undici punti in classifica e buone indicazioni dalla partita di Palermo. In questi giorni di lavoro senza partita da affrontare a stretto giro il tecnico ed il suo staff avranno modo e tempo per migliorare sotto l’aspetto tattico e fisico. Maggiore, Dalmonte e Tongya saranno gli osservati speciali perché dovrebbero tornare a disposizione per la ripresa del campionato. Tempi più lunghi per il francese Reine-Adelaide.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto