Milan Djuric in quarantena fiduciaria preventiva è solo l’ultimo imprevisto per Stefano Colantuono che per la gara di Firenze dovrà fare i conti con diverse defezioni. Il tecnico deve ricostruire una identità caratteriale di un gruppo che nelle ultime settimane ha dovuto assorbire non senza difficoltà le voci relative alla questione societarie e che, dopo il pari di Cagliari, è sembrato un po’ scoraggiato al cospetto di Juve e Milan, forse consapevole del deficit tecnico e non solo che lo separi da formazioni di un certo livello. E, comunque, con tre partite da giocare prima della sosta e, nella speranza che anche le altre compagini invischiate nella lotta salvezza possano continuare a zoppicare, la Salernitana ha il dovere di provarci. La Fiorentina, avversaria di domani al Franchi, ha vinto a Bologna ed ha finora messo in mostra un calcio dinamico, piacevole, aggressivo che le ha permesso di battere il Milan e di creare problemi a Napoli ed Inter tanto per fare degli esempi. C’è Vlahovic affamato di gol e c’è una squadra pronta a rifornirlo di palloni da spedire verso la porta avversaria. Difesa granata avvisata e pronta ad un pomeriggio in trincea, anche se restare bassi e passivi sarebbe un clamoroso autogol. Per questo Colantuono potrebbe puntare sul 4-3-1-2 con Ribery libero di inventare e con Bonazzoli a dargli una mano anche nella costruzione delle trame offensive che avranno in Simy il terminale ultimo. Il nigeriano spera di ricevere più assistenza, ma dovrà anche essere bravo a muoversi nel modo più funzionale ed utile per la squadra. In mediana i muscoli e la tempra di Lassana Coulibaly saranno impiegati davanti alla difesa, anche per alzare la linea del pressing ed avere un calciatore più portato a rischiare la giocata. Ai suoi lati dovrebbero esserci Schiavone e Kastanos. In difesa tutto come a San Siro con Veseli e Ranieri esterni e Gyomber affiancato da Bogdan al centro. Firenze sarà la penultima tappa esterna del girone di andata che per la Salernitana si chiuderà ad Udine. Nel mezzo, venerdì 17, la gara interna con l’Inter. Chissà se sarà la prima con una nuova proprietà alle porte.
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