Le gare che non puoi vincere non devi perderle. Chissà se Giuseppe Sannino dopo quattro pareggi di fila in altrettante gare ufficiali ha qualche rimpianto o tira comunque un sospiro di sollievo ritenendosi comunque soddisfatto di quest’avvio di stagione? Sembrerebbe la storia del bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno. Sta di fatto che la Salernitana è imbattuta tra campionato e tim Cup, ma non ha ancora brindato ad un successo pieno. In quattro partite altrettanti pareggi. Prima il risultato ad occhiali a Benevento con rigori finali che hanno permesso alla Salernitana di passare il turno nella competizione tricolore ed affrontare il Pisa sul neutro di Gubbio. Poi l’uno a uno con i nerazzurri ed ancora rigori che hanno sorriso alla formazione toscana. Quindi l’esordio in campionato contro due squadre toste come lo Spezia al Picco e la corazzata Verona all’Arechi. In entrambi i casi stesso risultato, identico il segno X. Diversa la dinamica degli eventi. L’uno a uno di La Spezia è arrivato dopo un ottimo primo tempo in cui i granata sono passati in vantaggio con Rosina per poi farsi raggiungere da Nenè e rischiare qualcosa di troppo nel finale. Contro l’Hellas è capitato l’esatto contrario. Gli scaligeri sono passati in vantaggio con Ganz, mettendo alle corde i Sannino boys per quasi mezz’ora. Poi è uscita la Salernitana che nella ripresa ha pareggiato i conti con un’inzuccata vincente di Massimo Coda. A voler dar retta ai numeri e giocando un po’ con i primi 180′ di campionato verrebbe da dire che in un puzzle ne vengono fuori 90′ giocati molto bene dalla Salernitana: il primo tempo di Spezia e la ripresa con il Verona. In ogni caso, guardando il valore delle due avversarie passate in archivio senza avere alzato bandiera bianca, e considerando qualche lacuna in organico colmata in extremis sulla sirena del mercato la partenza può considerarsi soddisfacente. Resta il dato di una squadra tenace che difficilmente sarà disposta a farsi mettere sotto. Ma altrettanto in difficoltà nel fare bottino pieno fino a questo momento. I quattro pareggi di fila in altrettante partite ufficiali sono un segnale importante. Probabilmente più una tenuta mentale su cui dovrà lavorare l’allenatore che una carenza strutturale. Non si spiegherebbe altrimenti il fatto che la squadra riesce a reagire ad uno schiaffo, ma è altrettanto incapace a mantenere il vantaggio quando si ritrova avanti. E’ capitato con il Pisa in coppa Italia e con lo Spezia in campionato. Ma è anche capitato che sia riuscita a riacciuffare il risultato con una squadra come il Verona, sotto di un gol.
Torna d’attualità il discorso della tenuta difensiva che – lo ribadiamo – è più una tenuta mentale che altro. La Salernitana continua ad incassare gol e lo fa dall’inizio dell’avventura di Sannino sulla panchina granata. Praticamente sembra che non abbia mai smesso. Fatta eccezione per le due prime amichevoli contro squadre di seconda categoria ed all’esordio di tim cup con il Benevento, infatti, Bernardini e compagni hanno sempre subito almeno un gol. E’ successo con il Monopoli, con la Civitanovese e con la Sambenedettese nel ritiro di Sarnano. E’ capitano anche a Vallo contro la Gelbison per ripetersi contro il Pisa in coppa Italia, Spezia e Verona in campionato.
Sannino lo sa fin troppo bene, non a caso continua a dire che c’è ancora tanto da lavorare. Stavolta per fortuna il tempo c’è e – per fortuna – c’è anche una squadra che di riffa o di raffa equilibra sempre qualche scompenso. sarà anche per questo che alla fine vince sempre il signor “X”?