La cooperativa del gol. La Salernitana di Castori si riscopre prolifica con una grossa fetta di elementi della rosa. Un classico nelle squadre di Castori. Le sue idee, solo apparentemente attempate, consentono ai suoi roster di porare tanti elementi a timbrare il cartellino. Lo stanno appurando di persona anche in casa granata i vari Casasola, Tutino, Djuric, Kupisz e André Anderson che dopo la primissima parte di torneo sono i cinque realizzatori della Salernitana. Cinque in sole cinque giornate disputate, cinque su nove gol messi a segno. Finora hanno fatto meglio solo il Cittadella con 8 marcatori differenti, la Spal con 7 ma anche con una gara in più giocata e il Vicenza con 6 (ultimo il Pescara con 1).
Ma come detto il rendimento attuale non deve risultare come una sorpresa e neppure giustificato dalla posizione in classifica. Anzi. Con il Trapani, nella scorsa stagione, mandò infatti in rete ben 14 giocatori, con il Carpi nel 2018-19 addirittura 18 (miglior ruolino di marcia stagionale), a Cesena nel 2017-18 raggiunse quota 15, mentre con il Carpi furono 13 nel 2016-17 e 14 nel 2014-15. Tradotto, numeri che ogni volta sono stati tra i migliori della Serie B. Ma questa non è certamente l’unica caratteristica che le squadre del tecnico di Tolentino hanno messo in bella mostra negli ultimi anni. Perché oltre a mandarli in gol con una certa armonia, il tecnico marchigiano riesce a far sì che ciò accada prevalentemente nel secondo tempo. Una forza che anche la Salernitana sta dimostrando di avere. Per fortuna. Fatta eccezione infatti per la trasferta di Vicenza, con Reggina, Chievo, Pisa e Ascoli i gol decisivi sono tutti arrivati nei secondi quarantacinque minuti di gioco. Testimonianza di una condizione fisica non solo invidiabile, ma anche nettamente superiore a tutte le altre squadre. Castori è un maniaco sull’aspetto ateltico. Non a caso si dice che i suoi sistemi di preparazione atletica siano vicini se non assimilabili a quelle di Zeman.
Nell’ultima stagione, infatti, Castori ha chiuso il campionato con 23 gol segnati nel primo tempo e 25 nel secondo, a Carpi il vero apice toccando quota 15 e 24, a Cesena invece la prima eccezione con 28 e 27, a Carpi la seconda con 21 e 20 ed infine nuovamente a Carpi nel 2014-15 concluse l’annata con 29 reti segnate nella prima parte di gara e 30 nella seconda.