GRAZIA PER DENISE SCHIAVO. PARLA L’AVVOCATO DIFENSORE MICHELE SARNO CHE HA PRESENTATO L’ISTANZA –

Cambiare la pena di Denise Schiavo e restituirgli la libertà. E’ la richiesta fatta nella domanda di Grazia indirizzata al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella dall’avvocato Michele Sarno che difende Denise Schiavo, la figlia di Gerarda Picciariello, la 61 enne che si è tolta la vita lasciandosi andare sui binari poco distante della Stazione di Pontecagnano in prossimità di Via Cristoforo Colombo. Il penalista all’indomani della lettera d’addio che i familiari hanno ritrovato dopo il decesso della donna che si dichiara responsabili di quanto accaduto alla nipotina Chiara deceduta a 45 giorni dalla nascita, chiede anche la revisione del processo.

La piccola Chiara nata nel 2014, prematura, viene ricoverata per ecchimosi sul corpo, ma anche alcune fratture. Dall’ospedale Ruggi di Salerno viene trasferita nell’ospedale pediatrico Santobono di Napoli dove Muore a 45 giorni dalla nascita,  Sono  proprio i genitori a rivolgersi alla magistratura, ma secondo i periti Chiara è morta in seguito alla sindrome del bimbo scosso, e per la Procura di Salerno a strattonarla fino a provocarle una emorragia interna è stata sua madre finita in cella per scontare la condanna definitiva di 10 anni lo scorso mese di marzo

“Se state leggendo questo foglio -scrive Gerarda- è perché non posso continuare a vivere, sapendo quello che ho scoperto oggi”. Iniziata così lettera di Gerarda tormentata da anni di processi fino alla condanna definitiva a 10 anni della figlia Denise ritenuta responsabile di omicidio preterintenzionale della morte della neonata. Anni di sofferenza diventati pesanti per Gerarda, nella cui mente è giunto un ricordo, che per lei ogni giorno è diventata una conferma che non le dava pace, Gerarda nella lettera scrive che è convinta che la frattura della piccola si stata colpa sua dopo aver fatto urtare la piccolina contro la portiera della vettura.  E lo spiega nella lettera in cui annuncia il suicidio. «Ditemi, che altro potrei fare se non togliermi la vita? Vi chiedo di perdonarmi».  E le parole di Gerarda oggi trovano forma nella richiesta di grazia scritta dall’avvocato penalista Michele Sarno ed indirizzata al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

Sabato sera una fiaccolata ha attraversato le strade di  Pontecagnano Faiano dove l’intera comunità, parenti amici e conoscenti della famiglia Schiavo hanno voluto ricordare  Gerarda Picciariello, un momento di riflessione e di preghiera. La fiaccolata è partita dalla chiesta nuova di Sant’Antonio da Padova per offrire solidarietà alla famiglia e onorare la memoria di Gerarda. Una richiesta di libertà e di giustizia per la giovane donna anche per consentirle di riabbracciare e crescere l’altro figlio. Così l’avvocato Sarno ai nostri microfoni.

Autore dell'articolo: Barbara Albero