Avrebbe dovuto essere assistito dall’unità operativa di medicina del Dolore e cure palliative dell’Hospice “il Giardino dei Girasoli del distretto 64 dell’Asl di Eboli ma per il giovane 28 enne di Battipaglia, Carmine Giannattasio, malato terminale, non è giunta una morte naturale ma una morte indotta causata dalla somministrazione fatale di una dose eccessiva di Soluzione iniettabile di Midazolam. Lo ha rivelato l’autopsia in maniera inconfutabile, una dose che avrebbe causato la morte anche in un soggetto sano, a seguito di intercettazioni avviate dai Carabinieri del Nas di Salerno dopo una segnalazione della stessa Asl di Eboli per furto di farmaci della farmacia ospedaliera.
E’ quanto è stato spiegato nei dettagli questa mattina nel corso di una conferenza stampa che si è svolta in procura convocata dal Procuratore della Repubblica Luigi Alberto Cannavale alla presenza del pm Elena Guarino, del comandante dei CC del Nas-Centro Sud, il tenente colonnello Vincenzo Maresca e del comandante dei Nas di Salerno Vincenzo Ferrara. I carabinieri del Nas di Salerno hanno eseguito questa mattina un’ordinanza cautelare emessa dal Gip del tribunale, su richiesta della locale Procura, nei confronti di 11 indagati, uno dei quali sottoposto alla custodia domiciliare, e dieci a carico di altrettanti dirigenti medici e appartenenti al personale infermieristico in servizio presso l’unità operativa di Medicina del Dolore e Cure Palliative – Hospice “Il giardino dei Girasoli” e presso l’unità operativa di Medicina Legale appartenente al Distretto Sanitario 64 di Eboli., per i quali è stata disposta la misura interdittiva della sospensione dalla professione per 12 mesi. Gli indagati 4 dirigenti medici,
3 infermieri professionali, 3 operatrici addette all’assistenza dei pazienti ed un agente tecnico dipendenti dell’Asl di Salerno ed in Servizio all’hospice del distretto 64 di Eboli sono accusati, a vario titolo, di truffa ai danni del servizio sanitario nazionale, peculato, falso materiale, falso ideologico, favoreggiamento personale, violenza privata e omicidio.
L’attività investigativa svolta con intercettazioni telefoniche, installazioni di sistemi di localizzazione e pedinamenti ha permesso di accertare due filoni di truffe ed in modo particolare di determinare la responsabilità del dottor Alessandro MARRA. Dirigente medico UO Medicina del Dolore e cure Palliative dell’Hospice di Eboli per il reato di omicidio per aver somministrato volontariamente senza nessuna specifica richiesta 60 ml del medicinale Midazolam e tra l’altro illecitamente sottratto dalla struttura sanitaria provocando la morte del giovane 28 enne di Battipaglia, affetto da una gravissima ed irreversibile patologia.
Nel corso delle indagini, è stato accertato come gli altri indagati, ai quali vengono contestati i reati di falso, truffa e peculato, avevano un rapporto di totale infedeltà nell’ambito dello svolgimento dell’attività lavorativa
Secondo gli inquirenti spesso gli infermieri non non si recavano proprio dai pazienti che dovevano ricevere le cure palliative presso le loro abitazioni anche se ne curavano la certificazione con report con firme false disconosciute dai familiari, sono stati sottratti importanti medicinali ospedalieri dalla struttura e materiale di presidio medico ritrovati nei garage e pertinenze private degli indagati, che venivano utilizzati successivamente per la loro attività professionale privatistica
Molti di loro entravano nella sede del distretto sanitario, timbravano con budge ma poi uscivano dall’ufficio per andare a fare commissioni private, rientrando la sera a fine turno.