Il gioco da tavolo è una modalità di intrattenimento che non conosce crisi, attraversando anzi un vero e proprio boom anche in tempi recenti, con tanti nuovi appassionati. In molti ipotizzavano una diminuzione nel numero di giocatori o delle possibilità di scelta con l’avvento di Internet, che lentamente avrebbe soppiantato questa tipologia di passatempo. In realtà ciò non è avvenuto, anzi il digitale ha contribuito alla nascita del fenomeno opposto. Le molteplici varianti di giochi da tavolo sono oggi disponibili online. Anche le sale da gioco digitali possono avere una loro sezione di giochi da tavolo online che comprende ad esempio la roulette o simili attrazioni. Il web in molte circostanze ha fatto da vero e proprio volano, abbattendo le distanze geografiche e dando la possibilità di partecipare a partite online pur essendo fisicamente presenti in luoghi diversi.
Volendo offrire una definizione il più possibile esaustiva di gioco da tavolo, occorre evidenziare come sia utile partire dal concetto di superficie di gioco, che è la vera caratteristica di questa modalità di intrattenimento. In linea generale, si definisce gioco da tavolo quella tipologia di passatempo che conta un tabellone o plancia per inserire al suo interno le pedine del gioco. In alcuni casi questo tabellone prende nomi specifici, è il caso della scacchiera ad esempio, oppure damiera, in altre circostanze non ha una specifica denominazione. Ancor più arduo è però distinguere le varie tipologie di videogiochi: esistono infatti una miriade di categorie, così come accade nel caso dei videogiochi per le principali console ad esempio. Passando in rassegna le principali, tra i più noti ci sono quelli che rientrano nelle simulazioni o giochi di ruolo: alcuni esempi possono essere Cluedo o Risiko ad esempio. Nel primo caso si vanno ad indossare i panni di un detective per risolvere un omicidio, nel secondo si simula invece uno scontro geopolitico tra vari paesi. Resta chiaro come siano due giochi diametralmente opposti e richiederebbero ulteriori suddivisioni al loro interno, ma formalmente rientrano nella macro categoria delle simulazioni.
Una categoria in cui ci si imbatte di frequente è quella dei giochi di percorso, cioè quelli che presentano un tabellone su cui è necessario far compiere un tragitto dai personaggi. L’esempio per eccellenza è il gioco dell’Oca. Esistono inoltre i party game, definizione che abbraccia i titoli che vengono spesso utilizzati per incentivare l’interazione sociale: Taboo tra tutti. I giochi di posizionamento sono particolarmente diffusi in Germania ma in realtà si trovano appassionati sparsi in tutto il mondo. La dinamica del gioco si basa sul posizionamento delle pedine sulla plancia di gioco: il titolo più noto è senza dubbio Carcassone. Rientrano tra le categorie dei giochi da tavolo anche i giochi di carte, sia quelli con i canonici mazzi a seme spagnolo o francese ma in generale tutte le carte: Magic, Yu-gi-Oh, Uno e così via.
Molto ampia è la categoria dei wargame, vale a dire i giochi di guerra, in cui si simulano interi conflitti o sole singole battaglie. In alcuni casi è l’aspetto storico ad essere il principale elemento, in altre circostanze passa in secondo piano e si ritrovano dei wargame fantasy, dunque completamente inventati. Più ristretto è il pubblico di coloro che abitualmente giocano ai giochi di miniature: in molti casi poi diventano wargame a tutti gli effetti ma vi è la particolarità che i pezzi sono vere e proprie miniature tanto da rendere molto labile il confine con un altro passatempo per eccellenza, il modellismo.
Tra le ultime categorie più note vi sono quelli che riguardano gli obiettivi di queste tipologie di giochi. Ad esempio il riferimento può andare al gioco da tavolo cooperativo: è quello in cui i vari giocatori si coalizzano al fine di raggiungere uno scopo comune. Tra i più noti ci sono Pandemia o Hanabi. Una categoria senza tempo è quella dei giochi di destrezza, cioè quelli che prediligono l’attività manuale piuttosto che quella intellettuale: è il caso del celebre Shangai ad esempio (talmente famoso da divenire oggetto di metafore esistenziali come nel caso del libro di Erri De Luca), o il Jenga. Infine, una categoria interessante può essere quella che rientra nella critica sociale. Un esempio per eccellenza in tal senso è il Bunga Republic, dove i giocatori sono inventati ad assumere i panni di politici cialtroni ed inesperti.