Questa volta il suo passaggio sotto i portici di palazzo di città non è passato inosservato ai lavoratori delle cooperative in presidio ormai da giorni in Piazza Amendola, da quando è scoppiata la vicenda giudiziaria sugli appalti concessi dal Comune di Salerno che li ha coinvolti.Vincenzo Napoli ha disertato questa mattina la celebrazione della festa delle forze armate e dell’unità nazionale del 4 novembre ma non ha previsto che la sua uscita dal palazzo potesse essere l’occasione utile per i lavoratori per costringerlo a parlargli. E così non si sono scoraggiati dal bloccare l’auto sulla quale il sindaco si stava accingendo a salire per tentare di avere qualche risposta sul loro futuro lavorativo oltre che sugli stipendi arretrati.
Il sindaco non ha potuto fare a meno di replicare seppur telegraficamente ai lavoratori, inizialmente particolarmente arrabbiato per la modalità con la quale è stato fermato, ma poi non si è sottratto dal dire che con l’inchiesta in corso il comune non è nelle condizioni di prendere decisioni, rimandando anche all’assessore all’ambiente Massimiliano Natella l’analisi della situazione. Chiaro il segnale lanciato dai lavoratori che presi della rabbia non hanno mancato di rimarcare la loro lotta pe mantenere il lavoro che hanno prestato per anni nella città di Salerno con stipendi da 600 euro.