I TAROCCHI IN GERMANIA: DALLE CARTE AI SERVIZI (KARTENLEGEN) PER TELEFONO

Il mondo dei Tarocchi: giochi di carte, divinazione e simbolismo

Nonostante le varie teorie per comprenderne le origini e l’etimologia, alcune delle quali fanno risalire la loro origine in Germania, probabilmente durante il periodo del Sacro Romano Impero, i Tarocchi rimangono ancora oggi un grande mistero che affascina l’immaginario collettivo tra storia e leggenda.

Sia che li consideriamo semplici carte da gioco, oppure strumenti per predire il futuro (cartomanzia ed esoterismo) o solo archetipi simbolici (psicologia), in concreto i Tarocchi sono meri mazzi di carte illustrate, di cui alcune allegoriche e ricche di immagini di vario genere: mitologiche, umane e/o di animali.

Ne esistono tanti tipi diversi che differiscono per numero, dimensioni, illustrazioni e consistenza della carta di produzione ma -in genere- un tipico mazzo di Tarocchi è costituito da 78 carte di cui 21 (denominate Trionfi) sono figurate e numerate con numeri romani da I a XXI; una è figurata ma senza numero (Il Matto) e le restanti 56 sono un mazzo di carte tradizionali, diviso in 4 semi (italiani o francesi) di 14 carte ciascuno (da 1 a 10 più 4 figure: Re, Regina, Cavaliere e Fante). Nel linguaggio esoterico e della cartomanzia i 21 Trionfi iniziali (insieme al Matto) hanno acquisito -in seguito- il nome di Arcani Maggiori (21+1=22), mentre le altre 56 carte sono state denominate Arcani Minori. In sostanza i Tarocchi sono nati dall’unione di 2 differenti mazzi di carte.

Evoluzione dei Tarocchi tra storia ufficiale, leggenda, esoterismo e arti divinatorie

La storia ufficiale

L’iniziale uso dei Tarocchi fu esclusivamente come gioco di carte. Secondo la storia “ufficiale” i Tarocchi usati al giorno d’oggi hanno un’origine risalente all’Italia settentrionale del XV secolo: erano il principale “passatempo” nelle corti rinascimentali e in particolare presso la corte di Filippo Maria Visconti – duca di Milano. Da lì si diffusero in tutta Europa soprattutto tra il XVII e il XVIII secolo. Secondo alcuni, probabilmente si trattava di un antico gioco di carte arabo (rivisitato e arricchito da figure e decorazioni artistiche) portato in Italia da soldati Mamelucchi oppure da ricollegarsi alla presenza degli Arabi in Sicilia nel IX sec. d.C. Esistono numerose testimonianze scritte dell’epoca rinascimentale che parlano di giochi di “presa” (quali ad es. la briscola) con l’uso di carte chiamate Tarocchi. La maggior parte di queste carte erano dipinte addirittura da pittori esperti che utilizzavano decorazioni, colori brillanti e lamine d’oro per impreziosirle e trasformarle in vere e proprie opere d’arte. Presso Palazzo Borromeo a Milano è presente un affresco -”I giocatori di Tarocchi”- risalente alla metà del XV sec.

Teorie esoteriche e divinatorie

È solo alla fine del XVIII secolo che si incomincia ad associare i Tarocchi alla Cabala ebraica e alle tradizioni esoteriche, trasformando così un semplice mazzo di carte da gioco in strumento divinatorio e ricco di simboli che nascondono i segreti dell’anima umana. Si svilupparono diverse teorie secondo le quali i Tarocchi hanno le loro origini nell’Antichità prima di Cristo. Tra queste le più accreditate riguardano l’Antico Egitto, la Cabala e la Cina dei Ching.

La tradizione esoterica e magica collegata ai Tarocchi ebbe inizio con Antoine Court de Gébelin (1724-1784), pastore protestante ed esoterista francese. Secondo Gébelin l’origine di queste carte si deve fissare nel XII sec. a.C. in Egitto. Esse derivano dai geroglifici contenuti nei Libri di Thot, 42 libri mitici scritti e lasciati sulla terra dal dio egizio Thot (dio della sapienza e della scrittura), nei quali sono contenuti tutti i segreti della conoscenza e religione egizia, i misteri dei cieli e la predizione di eventi futuri. Secondo questa affascinante teoria -quindi- i Tarocchi sarebbero un alfabeto geroglifico con cui i sacerdoti egizi esprimevano il sapere universale originario e di conseguenza l’etimologia del nome deriva dall’espressione egiziana “Ta-Rosh” (via regale) o dal termine “taru” (consultare).

A metà Ottocento Eliphas Lévi, occultista francese, collega i Tarocchi alla simbologia della Cabala ebraica: i 22 Arcani Maggiori corrispondono alle 22 lettere dell’alfabeto ebraico e sono da collegare ai sentieri dell’Albero della Vita (Sephirot), racchiudendo in sé i più grandi misteri sapienziali e divinatori.

Un’altra teoria accreditata è quella che individua l’origine dei Tarocchi nell’ XI sec. a.C. in Cina. La carta e la stampa sono nate in Cina, così come le carte da gioco e i Tarocchi -pure loro carte da gioco- mostrano analogie con I Ching, il libro che contiene tutta l’antica saggezza cinese e che risale a più di 3000 anni fa. I 64 esagrammi di questo libro, estratti casualmente, costituiscono per la tradizione orientale un oracolo per la divinazione (l’arte di indovinare il futuro).

I servizi di cartomanzia al telefono in Germania

Oggigiorno uno degli usi più comuni dei Tarocchi è nell’ambito della cartomanzia al telefono (Kartenlegen am Telefon, in tedesco) cioè “leggere” o “farsi leggere” i Tarocchi non solo per individuare possibili cambiamenti futuri nella nostra vita, ma soprattutto per interpretarne il significato simbolico utile a prendere decisioni di fronte a problematiche che ci sembrano insormontabili.

Oltre ai tradizionali servizi di cartomanzia in presenza, attualmente -grazie allo sviluppo della tecnologia- è possibile scegliere anche servizi telefonici e online dello stesso tipo, usufruendo comodamente da casa propria e senza lunghe attese della stessa professionalità e a basso costo. In Germania questi sono svolti sui numeri a valore aggiunto con prefisso 09003, che hanno costi variabili secondo l’operatore mobile dal quale si chiama ma anche con diverse tariffe da linea fissa.

Si può contattare questo tipo di servizio anche solo per parlare con qualcuno che risponderà in modo neutro e senza pregiudizi su problemi di cuore, ma anche di lavoro e amicizia, aiutandoci a prendere decisioni più chiare e consapevoli.

In Germania, come negli altri paesi europei, questi servizi hanno visto un grande sviluppo a partire dalla fine degli anni ’90, ma oggi, anche per via di altri strumenti online (quali chat e video) hanno visto, a partire dalla seconda metà degli anni ’10, un discreto declino in Germania, pur producendo ancora fatturati comunque di un livello medio.

In Germania tutto è regolamentato e a differenza dell’Italia non ci sono blocchi da rete fissa, quindi questo causa una più elevata percentuale di insoluti.

Per approfondire: https://kartenlegen2000.de/

Autore dell'articolo: Redazione