“Ho partecipato intensamente ai lavori ed alla discussione in V Commissione della Legge di Bilancio per l’anno 2018. Sono stati approvati emendamenti che ho presentato ed ho seguito con estremo impegno nel rapporto con il Governo. Si tratta di norme significative e importanti per la Regione Campania e la Provincia di Salerno.
Cruciale per la Campania e’ l’emendamento Iannuzzi, sottoscritto dalla Segretaria regionale PD Tartaglione, che autorizza le Regioni a poter spalmare il disavanzo accertato entro il 2015 in quote costanti nell’arco di 20 anni. Così la nostra Regione potrà ripartire il deficit, portato in emersione con rigore e coraggio dalla Giunta De Luca e relativo agli anni passati, in 20 anni con quote ragionevoli e molto contenute e non già, come invece sarebbe altrimenti avvenuto, in appena 3 anni con centinaia di milioni di euro all’anno da spalmare. Senza la disposizione che siamo riusciti a far inserire, l’azione ed i programmi della Regione Campania sarebbero stati completamente bloccati e drasticamente ridotti, nella erogazione dei servizi ai cittadini, nelle opere pubbliche, negli investimenti produttivi e nelle attività istituzionali.
Di notevole rilievo sono le proposte varate per le Province, in primo luogo con l’emendamento Iannuzzi primo firmatario. Con i Colleghi Capozzolo e Valiante abbiamo ottenuto che la Provincia di Salerno possa partecipare al riparto del Fondo di 90 milioni di euro previsto per gli Enti che abbiano deliberato il riequilibrio finanziario entro il 30 novembre scorso. Inoltre ho sottoscritto e seguito fin dall’inizio, in sintonia con l’Unione Province Italiane (UPI), due emendamenti con Lorenzo Guerini primo firmatario, che hanno sensibilmente incrementato le nuove risorse assegnate per l’esercizio delle funzioni fondamentali delle Province passate per il 2018 da 270 a 317 milioni di euro; e per la manutenzione straordinaria della rete stradale con 120 milioni di euro per il 2018 e 300 milioni di euro per ogni anno dal 2019 al 2023.
E’ stato riconfermato per il 2018 con una dotazione di 10 milioni di euro il “Bonus Stradivari”, l’incentivo, che abbiamo voluto con il Collega Vignali, fino a 2.500 euro e nei limiti del 65% della spesa per l’acquisto di strumenti musicali in favore degli studenti di Conservatori e Licei Musicali. Una misura rilevante per la Campania, che può vantare ben 4 Conservatori (“Domenico Cimarosa ad Avellino; “Nicola Sala a Benevento; “San Pietro a Majella” a Napoli) e 32 Licei ad indirizzo musicale e per la nostra Provincia con il Conservatorio “Giuseppe Martucci” a Salerno e 8 Licei Musicali (Sapri, Vallo della Lucania, Agropoli, Campagna, Eboli, Cava de’ Tirreni, Salerno, Nocera Inferiore).
Dopo diversi anni è stata data soluzione, con l’emendamento per il quale mi sono battuto con il Collega Crimì, alla questione delicata e assai avvertita della stabilizzazione dei tanti Docenti dell’Alta Formazione Artistica e Musicale e Coreutica (AFAM), che svolgono un ruolo fondamentale e prezioso in questo settore del sistema scolastico e di istruzione.
Con Realacci, Borghi e Misiani, poi, abbiamo continuato la nostra azione in favore della
“Piccola Grande Italia”, aumentando stabilmente le risorse per i Piccoli Comuni (in Campania ben 335 su 550 e nel Salernitano 106 su 158 complessivi) con altri 10 milioni di euro all’anno che si vanno ad aggiungere ai 100 milioni di euro già stanziati con la Legge n. 158/2017.
Infine ho seguito, in stretto raccordo con la Giunta Regionale, la vicenda molto rilevante dell’Acquedotto fra Campania, Puglia e Basilicata. Dopo un duro e lungo confronto in Commissione Bilancio con i Deputati Pugliesi presentatori di un emendamento negativo e pericoloso per l’Irpinia, la Valle de Sele e per la nostra Regione, è stata approvata una norma corretta e completamente diversa da quella inizialmente proposta. Ne e’ derivata unicamente la proroga della concessione dell’Acquedotto Pugliese. E’ stata invece completamente eliminata la fissazione di criteri per la costituzione della nuova Società fra le tre Regioni per la gestione della risorsa idrica, che avrebbero gravemente penalizzato i legittimi interessi delle Comunità e dei territori dell’Irpinia e della Campania.