La visita alla squadra non è stata certo di cortesia, ma è servita per ribadire il malcontento e al tempo stesso la voglia di non mollare. Danilo Iervolino ha parlato da presidente deluso ed anche arrabbiato a Liverani ed alla squadra. Tecnico e calciatori hanno ascoltato ed hanno assicurato che fino al termine della stagione ci sarà da parte loro massimo impegno. Il patron ha affrontato anche la questione relativa al grande rifiuto opposto da Dia nell’occasione della gara di sabato scorso ad Udine quando Liverani ha dovuto rinunciare al senegalese una volta preso atto della sua volontà di non dare il proprio contributo alla squadra. Covava fuoco sotto la cenere da giorni, anzi da mesi, e il calciatore ex Villareal ha manifestato tutto il suo scontento per la situazione generale proprio in un momento chiave della stagione. È come se Boulaye Dia avesse voluto presentare il conto per il mancato trasferimento estivo e poi per la multa e poi per l’ennesima sessione di mercato senza trasferimento, ossia quella invernale, tutto in una volta proprio quando un suo guizzo sarebbe potuto tornare molto utile alla Salernitana. Ieri Danilo Iervolino ha parlato alla squadra ed al calciatore senegalese ribadendo che ci sarà tolleranza zero per eventuali altri comportamenti non in linea con una sorta di codice deontologico del calciatore, qualsiasi esso sia, poi il patron ha comunicato a Dia la punizione decisa per lui e cioè l’esclusione dalla prima squadra, sebbene tecnicamente non si possa parlare di fuori rosa. Un provvedimento del genere infatti avrebbe esposto la Salernitana ad un rischio alto di rivendicazione da parte del calciatore stesso ed invece il club si è voluto tutelare adottando una misura che nella forma è diversa ma nella sostanza mica tanto e cioè allenamenti separati dal resto della squadra ma negli stessi orari con relativa esclusione dalle partite, come se alla fine tutto si risolvesse in una scelta tecnica. Fabio Liverani del resto l’aveva già detto dopo la partita di Udine che non avrebbe più potuto contare sull’attaccante artefice del gran rifiuto e così sarà. Che la società possa perderci dal punto di vista tecnico è in linea di massima qualcosa che va da sé, ma è chiaro che in questo momento con una situazione di classifica così compromessa il club granata voglia salvaguardare un po’ la sua immagine, sicuramente tanto l’integrità del gruppo e poi tutelarsi in tutte le sedi perché l’intenzione ora è quella di adire le vie legali. La Salernitana punta ad ottenere la decurtazione dello stipendio pari alla metà dello stesso per le mensilità prossime. Poi, al termine della stagione si prenderà atto della situazione e si procederà ad una separazione inevitabile, magari previa clausola rescissoria in caso di retrocessione in serie B. Non solo ad Udine La Salernitana ha visto sfumare una vittoria che sembrava ad un certo punto possibile, ma in Friuli è stata scritta anche l’ultima parola probabilmente del controverso rapporto con quello che era stato il suo capocannoniere, l’uomo copertina della passata stagione, ma anche il grande scontento della scorsa estate quando non si erano concretizzate trattative di mercato sia per la valutazione di partenza del suo cartellino, ben oltre i 25 milioni della clausola da parte della Salernitana, sia perché il nuovo agente del calciatore senegalese aveva cercato una manovra spericolata proprio nel rush finale con la proposta di prestito in Premier League ovviamente inaccettabile a nemmeno 48 ore dalla conclusione della campagna acquisti e cessioni di agosto. Da allora, però, il rapporto fra il club granata e Dia si era incrinato e non c’era stato più verso di sanare la frattura. Ora siamo al punto di non ritorno e, mentre il calciatore vivrà da separato in casa, la Salernitana si appresta ad entrare nel tratto finale del suo campionato senza il suo attaccante più forte, sperando che questo provvedimento possa far scattare qualcosa a livello mentale anche nel resto della rosa, visto che anche altri comportamenti non sarebbero piaciuti a Iervolino e qualche altro calciatore sarebbe stato a sua volta avvisato. L’epilogo della vicenda Dia è emblematico della stagione della Salernitana ed anche delle difficoltà e delle carenze gestionali da parte del club di cui il presidente in qualche modo ha preso nota e chissà se tutto quello che è accaduto quest’anno sarà l’insegnamento per il prossimo futuro. Risolta a livello disciplinare la situazione più spinosa, ora alla società ed alla squadra non resta che affrontare con determinazione e voglia di riscatto la parte finale del campionato. Il presidente ha affidato alle colonne del sito ufficiale le sue considerazioni e, parlando di fiducia, ha detto di aver capito che nel calcio l’unica componente su cui si possa fare realmente affidamento sia quella rappresentata dai tifosi. Una mano tesa, dunque, da parte del numero uno della Salernitana a tutto l’ambiente, visto che nei mesi scorsi era stato categorico nel rifiutare qualsiasi confronto con la tifoseria che non è detto ci sarà in futuro, ma ora non è nemmeno da ritenne l’ipotesi in partenza non percorribile. Servirà, però, una vera e propria presa di coscienza degli errori commessi quest’anno per poi ripartire con presupposti diversi la prossima stagione, qualunque sia la categoria in cui la Salernitana sarà chiamata a cimentarsi.
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