IL PASSATO PER GUARDARE AL FUTURO, SALERNO RICORDA ALLUVIONE –

Tra passato, presente ma anche futuro. Un fascio di fiori davanti al monumento eretto al cimitero di Salerno dove furono sepolti i corpi dei salernitani vittime dell’alluvione del 1954. A 70 anni dal tragico evento il primo cittadino

Vincenzo Napoli ha voluto rendere omaggio e ricordare chi non ce l’ha fatta durante il disastro naturale che colpì la città di Arechi da vicino. Tra i ricordi di chi quei momenti li ha vissuti da vicino e la fatica nella ricostruzione di una zona come quella di Canalone. Una storia da preservare, il ricordo che ritorna alla mente, le prime sensazioni di quegli attimi concitati tra le immagini in bianco e nero (in un estratto del documentario “Argini contro la paura”, realizzato per la Rai nel 1957 dal regista Ugo Gregoretti) che restituiscono alla memoria radici spezzate. Salerno e Vietri sul Mare ma anche altri comuni della costiera unite da un destino tragico. Anche il primo comune costiero ha voluto ricordare le vittime, con il sindaco Giovanni De Simone: “Il territorio comunale di Vietri sul Mare fu gravemente colpito, le frazioni di Molina e Marina subirono danni devastanti. A Molina, l’effetto congiunto dell’esondazione del Torrente Bonea ed il dilavamento dei versanti provocò danni irrimediabili all’intero centro abitato: una trentina di abitazioni e l’intero nucleo industriale furono completamente distrutti, mentre il complesso della Chiesa di S. Maria della Neve riportò danni serissimi al lato orientale. Elevatissimo fu il numero di morti. L’antico ponte-acquedotto medievale, conosciuto come “Ponte dei Diavoli”, uscito indenne anche dai bombardamenti del 1944, fu gravemente danneggiato crollando per buona parte. A Marina di Vietri, l’antico borgo marinaro venne completamente stravolto nella sua struttura originaria: una quindicina di palazzi e cantieri costruiti lungo le rive del torrente vennero scalzati alle fondazioni e abbattuti dall’onda di piena”.

Autore dell'articolo: Redazione