La confisca dei beni è l’unico baluardo della credibilità dello Stato, è ancor oggi uno strumento opportuno per il contrasto della criminalità economica di tipo organizzato, uno strumento preventivo efficacissimo e molto temuto dai camorristi, poiché a prescindere dalla pena detentiva colpisce il patrimonio accumulato e quindi la loro arma più letale.
Così questa mattina il procuratore capo della Repubblica del tribunale di Nocera inferiore Antonio Centore nel corso della cerimonia di consegna de beni di via Astuti e di via Fucilari, confiscati alla criminalità organizzata, e riconsegnati alla collettività. Due immobili , un appartamento attico e super attico in pieno centro a Nocera inferiore con un terrazzo che domina l’intera città della famiglia appartenuto a Salvatore Di Maio, sequestrato nell’84 e confiscato nel 87 di cui solo oggi il Comune ne ha piena disponibilità, un altro di Mario Pepe, ex camorrista, collaboratore di giustizia.
“Lo Stato oggi ha vinto la sua battaglia – ha replicato il procuratore Centore – rimarcando l’importanza di comunicare i nomi dei soggetti ai quali sono stati sottratti i beni”.