Il settore del gioco pubblico è perennemente in fermento: preme il tema del riordino, per tutta la filiera. E ne sa qualcosa, più di tutti, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Marcello Minenna, numero uno dell’ente regolatore del gioco pubblico, ha promesso così un intero riordino per la filiera. Offrendo peraltro ampie garanzie agli operatori.
L’Agenzia ha le idee chiare da questo punto di vista. Obiettivi primari e strategici sono quelli di neutralizzare i profili di criticità ed agire nel pieno interesse degli operatori del settore e dei giocatori. Opponendosi dunque con ogni mezzo possibile ad eventuali incidenti di percorso, tra i tanti quello degli istituti di credito. Con la presentazione del Libro Blu 2019, report annuale dell’Agenzia sullo stato di salute del mondo del gioco italiano, Minenna ha aperto una parentesi anche sul sistema di vigilanza sistematica sulle sale giochi e contro i sistemi online che agiscono ma senza autorizzazione. Questioni calde, da risolvere, insomma.
Il tema più scottante almeno al momento è quello relativo al recesso che alcune banche hanno effettuato sui contratti di conto corrente sottoscritti con alcuni operatori della filiera del gioco legale. Un fatto finito finanche in Senato, per volontà di Massimo Mallegni, esponente di Forza Italia, che con una interrogazione a Roberto Gualtieri ha voluto far chiarezza fino in fondo.
“Un tema complesso, – spiegano ai nostri microfoni alcuni analisti di Slotmania.it -, che ha nelle sue intenzioni quella di aprire un tavolo di confronto con le associazioni di categoria per approfondire ogni questione critica”. “Tutti i settori, nelle intenzioni dell’ADM, meritano piena dignità e rispetto per il ruolo ricoperto a livello lavorativo e sociale. Minenna ha evidenziato come tutti gli operatori della filiera legale siano sotto stretta osservanza da parte dell’Agenzia, in quanto esercitanti un pubblico servizio. C’è da capire ora il motivo dei rifiuti delle banche”- concludono da SlotMania.
Sul riordino idee ancora più chiare: realizzare quanto paventato dalla Conferenza Stato-Regioni 2017: Minenna dice che questo è un tema scottante, ogni giorno appuntato sui taccuini dell’Agenzia.
Le criticità, come si può dedurre, non mancano: la principale tra le tante resta quella della questione territoriale. Secondo il parere di Minenna c’è da neutralizzare tutto quel che rende difficoltoso ad oggi il rapporto centro-periferia, Stato-Regioni. In una sola soluzione: tramite la regolamentazione dei territori concorrenti. In questo senso, ha ripetuto, occorrerà una analisi compiuta con una generale valutazione della questione. Prima di trovare una sintesi, necessaria all’Agenzia e al gioco per il futuro quantomai incerto.